Euro in discesa sul dollaro

by Redazione Commenta

L'euro si è ritratto giovedì sul Dollaro che ha approfittato della prudenza degli investitori e i timori crescono..

mazzo di banconote euro

L’euro si è ritratto giovedì sul Dollaro che ha approfittato della prudenza degli investitori e i timori crescono circa la possibilita’ di un rallentamento mondiale trascinato dagli Stati Uniti.

Le valute delle potenze emergenti hanno subito i danni a causa di questo clima di insicurezza.
La valuta europea unica ha guadagnato sulla valuta giapponese attestandosi sui 136,70 Yen, contro 134,91 della vigilia.

Anche il Dollaro guadagna sullo Yen (101,65 Yen per Dollaro contro i 99,99 Yen di mercoledi sera).
Durante gli scambi asiatici l’Euro è crollato rispetto al biglietto verde toccando venerdi’ scorso l’ 1,3346 per Dollaro, non lontano dal suo piu’ basso livello raggiunto nel marzo 2007.


Su dei mercati finanziari molto tormentati gli investitori preferiscono rifugiarsi nelle obbligazioni americane di Stato, giudicate più sicure nel mercato azionario e che consentono il rafforzamento della valuta americana.

“Il Dollaro dovrebbe contiunare a rafforzarsi, mentre le paure degli investitori persistono, nonostante gli sforzi (delle autorità, ndlr) nel mondo per fermare la crisi del credito”, ha aggiunto M. RIiviera

“L’euro si indebolisce anche a causa dell’attesa dei nuovi abbassamenti sui tassi d’interesse nella zona Euro”, secondo l’analista, secondo cui l’euro rimane forte, anche a questo livello, e potrebbe toccare il gradino 1,30 dollari.

La previsione di abbassamento degli affitti pesano più sulla valuta europea che sul dollaro.

Negli Stati Uniti il tasso d’interesse della Federal Reserve Americana è solamente di 1,50%.
Lo Stato della California ha annunciato giovedì di avere emesso 5 billioni di Dollari di obbligazioni, con una scadenza di solo sette/otto mesi per coprire le sue necessità budgettarie durante la fine del suo esercizio.


Il dollaro avrebbe potuto rafforzarsi di piu ma e’ stato limitato dai numeri negativi che ha fatto segnare la produzione industriale negli Stati Uniti.

“I mercati emergenti rimangono esposti alla mancanza di visibilità sul settore finanziario ed agli effetti dei piani di salvataggio” hanno riassunto gli analisti di BNP Paribas

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