
Il piano di recupero prospettato da Chrysler e la successiva decisione del governo americano, quindi, sono di fondamentale importanza anche per Fiat. Il successo dell’allenza, infatti, dipende soprattutto da questo poichè se Chrysler non riuscisse a risalire, l’investimento di Fiat si trasformerebbe in tempo perso e denaro buttato. L’accordo, infatti, è stato definito dallo stesso amministartore delegato “un biglietto della lotteria”.
Secondo l’alleanza Fiat dovrebbe investire negli USA, durante i prossimi anni, 3-4 miliardi di dollari in tecnologie con l’obiettivo, ha spiegato Marchionne, di “creare valore per gli azionisti di Fiat”.
L’accordo, anche se non ancora concluso, sta già dando i suoi frutti in borsa dove il titolo fiat è salito dell’1,59%, un ottimo risultato in considerazione del calo registrato altri titoli del settore auto come Toyota, Opel e Renault.