Semaforo verde dal consiglio di amministrazione di Impregilo sull’Opa lanciata da Salini Costruzioni. Dalla riunione del board del gruppo di costruzioni milanese, avvenuta ieri pomeriggio, è emerso che i soci hanno ritenuto congruo il corrispettivo di 4 euro per azione offerto con Opa dal costruttore romano, che è già alla guida del cda del general contractor dalla scorsa estate dopo un duro scontro con Beniamino Gavio per il controllo di Impregilo (entrambi hanno una quota del 29,9% circa del capitale).
Pietro Salini, amministratore delegato e membro del comitato esecutivo del board di Impregilo, si è astenuto nella votazione finale. Ora sarà lanciata l’Opa totalitaria sulle azioni Impregilo con un esborso pari a 1,129 miliardi di euro. Il titolo Impregilo non sarà delistato dalla borsa di Milano. Contestualmente alla decisione di approvare l’Offerta pubblica d’acquisto di Salini, è arrivato anche l’ok al maxi-dividendo per gli azionisti del general contractor milanese.
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Grazie alla cessione della controllata brasialiana Ecorodovias, che ha consentito un introito pari a 900 milioni, e dopo l’approvazione del bilancio preconsuntivo 2012, è stata deliberata l’assegnazione di un dividendo sull’esercizio 2012 pari a circa 600 milioni di euro. Lo scorso anno Impregilo ha chiuso il bilancio con un profitto netto consolidato di 601 milioni di euro, mentre il giro d’affari ha superato i 2,28 miliardi di euro.
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Dal bilancio è emerso che il 78% del fatturato è arrivato dai mercati esteri. La posizione finanziaria netta è nettamente migliorata a 567 milioni di euro, quando invece a fine 2011 si riscontrava un indebitamento netto di 527 milioni. Il miglioramento è dovuto agli incassi legati alla cessione di Ecorodovias, al deconsolidamento del debito della stessa controllata brasialiana e gli indennizzi ricevuti per il termovalorizzatore di Acerra pari a 356 milioni di euro.