Piaggio non è più da comprare secondo Citi

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Dopo il rally evidenziato nell’ultimo mese, la banca americana Citigroup ha deciso di togliere il titolo Piaggio dalla lista di azioni da comprare. La decisione di Citi si riflette immediatamente sull’andamento del titolo in borsa

piano strategico 2011-2014 gruppo piaggioDopo il rally evidenziato nell’ultimo mese, la banca americana Citigroup ha deciso di togliere il titolo Piaggio dalla lista di azioni da comprare. La decisione di Citi si riflette immediatamente sull’andamento del titolo in borsa, che evidenzia una perdita superiore al 3% a 2,13 euro. Il colosso finanziario a stelle e strisce ha abbassato la sua raccomandazione sulle azioni della casa motociclistica di Pontedera a “neutral” dalla precedente valutazione “buy” (comprare le azioni). Il target price è stato però confermato a 2,3 euro per azione.

Il costo medio ponderato del capitale (WACC) è stato abbassato all’8,6% dal 9,2%, per considerare il rischio più basso percepito sulle azioni italiane. Citi ha tagliato le stime sulle vendite 2013 a 1,364 miliardi di euro. Le previsioni sulle vendite per il 2014 sono state portate a 1,508 miliardi di euro, mentre quelle al 2015 a 1,654 miliardi. Aumenta, invece, la stima sui margini: 2,8% sull’utile 2013 atteso a 38,3 milioni di euro.

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Le previsini sul margine balzano al 3,9% sull’utile al 2015 a 64,8 milioni di euro. Piaggio ha dimostrato una buona tenuta dei conti, facendo meglio delle attese nel primo trimestre dell’anno. L’ebitda si è attestato a 33 milioni di euro, meglio delle stime di consensus comprese tra 23 e 25 milioni di euro. In calo, però, i volumi a 303,4 milioni di euro da 343,1 milioni di euro.

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Tuttavia, Piaggio ha ridotto i costi meglio del previsto, facendo così da contrappeso al forte calo della domanda. Secondo Citi, in futuro Piaggio potrà sfruttare meglio le opportunità provenienti dall’Asia ma al momento non ha un’impostazione tale per beneficiarne nell’immediato. Inoltre, non sarà facile guadagnare quote di mercato in alcuni paesi asiatici, dove dominano colossi come le giapponesi Honda e Yamaha.

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