Banche ok in borsa su possibile rinvio Basilea 3

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Giornata positiva per il settore bancario italiano in borsa. Fabrizio Saccomanni, direttore generale di Bankitalia, ha dichiarato che quasi certamente l’entrata in vigore delle nuove regole sul capitale di Basilea 3 saranno rinviate al 2014

Giornata positiva per il settore bancario italiano in borsa. Fabrizio Saccomanni, direttore generale di Bankitalia, ha dichiarato che quasi certamente l’entrata in vigore delle nuove regole sul capitale di Basilea 3 saranno rinviate al 2014. La notizia non può che fare bene al comparto bancario, in una fase congiunturale avversa che richiede accantonamenti eccessivi per evitare pressioni sul capitale e prepararsi adeguatamente alle nuove direttive di Basilea 3. Il titolo bancario che sta facendo meglio questa mattina è Banca Mps, che guadagna l’1,6% a 0,2028 euro.

Un’altra buona notizia arriva dai rumors che vogliono l’Unione Europea impegnata ad impedire che le autorità di vigilanza nazionali possano bloccare i trasferimenti di liquidità all’interno delle diverse società di un gruppo bancario multinazionale. In particolare le principali accuse sono state rivolte alla Bafin tedesca e alla Fsa britannica, che avrebbe tra l’altro chiesto alle banche locali di ridurre il peso in portfolio dei bond governativi della periferia europea.

â–º BANCHE ITALIANE A RISCHIO SE AUMENTA SPREAD

Unicredit è stata una delle banche maggiormente penalizzate dall’azione della Bafin. Oggi il titolo mostra un modesto incremento dello 0,11% a 3,524 euro, dopo che ieri aveva evidenziato un balzo dell’1,73%. La Bafin aveva vietato alla banca di Piazza Cordusio il trasferimento di denaro cash dalla Germania ad altre controllate del gruppo. Intanto, il broker Equita Sim conferma il giudizio “hold” sul titolo e un target price a 3,9 euro.

â–º UNICREDIT -6,3% CON AUMENTO SPREAD A 360

Unicredit, in caso di esito positivo della vicenda dei trasferimenti di liquidità, potrà aumentare la redditività del business visto che circa 30 miliardi di euro sono parcheggiati in alcune banche centrali, come quella tedesca e polacca. Intermonte ha ribadito il rating sul titolo a “outperform” (farà meglio del mercato).

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