Bpm ha risposto all'ispezione di Bankitalia...
Il CdA ha licenziato le controdeduzioni e adesso Bpm ha 180 giorni dalla scadenza del del 13 giugno per effettuare i propri controlli.
Già in un primo momento Bpm aveva deciso di rispondere con la convocazione di un’assemblea per un aumento di capitale fino a 1,2 miliardi, l’aggiornamento del piano industriale e l’aumento delle deleghe per il voto in assemblea fino a 5.
In seguito alla pubblicazione sulla stampa del verbale ispettivo, molto duro sul rischio creditizio della Bpm, la banca ha diffuso ieri una nota che afferma che il bilancio del 2010 e la prima trimestrale 2011 riflettono già le osservazioni dell’Organo di Vigilanza.
La stampa ha scritto che gli ispettori avrebbero rilevato 2,4 miliardi di crediti problematici, un valore molto superiore a quanto rilevato dalla banca stessa, cioè un miliardo. La grande differenza starebbe soprattutto nelle modalità di riclassificazione fra incagli e sofferenze.
Alla luce di questi fatti, secondo Equita i rilievi si tradurranno in accantonamenti extra, quindi viene confermato il rating hold e il target price a 2,5 euro per Bpm.
Intermonte prevede invece maggiori accantonamenti per circa 150 milioni, con conseguente azzeramento dell’utile atteso per il 2011 (140 milioni).