Deutsche Bank taglia target price banche italiane

by Redazione Commenta

Deutsche Bank ha rivisto al ribasso il prezzo obiettivo di molte solide banche italiane.

A voler credere alla Deutsche Bank sembrerebbe che la crisi del debito sovrano, che nel 2011 ha investito parte dell’Eurozona, abbia duramente colpito anche l’Italia e i principali istituti di credito del Bel Paese.

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Nonostante, infatti, tutte le banche italiane sottoposte a stress test abbiano superato, e di gran lunga, il 5% di soglia minima del Core Tier 1 per essere considerate realtà solide e concrete, l’istituto tedesco ha deciso, pur mantenendo il rating precedentemente assegnato, di rivedere al ribasso il target price di molte banche italiane.

Unicredit, per esempio, si è vista abbassare il proprio target price da 2,5 euro a 1,8 (rating buy), Intesa San Paolo, migliore fra gli istituti europei a superare lo stress test, invece, ha visto ridursi il proprio target price a 2,2 dai precedenti 2,7 euro pur vedendosi confermare il rating buy.

Analoga situazione si è verificata per Banca Monte dei Paschi di Siena (prezzo obiettivo da 1,3 a 0,9 euro, rating buy),

Tra le banche meno brillanti sono da segnalare Banco Popolare, il cui rating è stato confermato hold e il cui prezzo obiettivo è stato ridotto di 0,5 euro (da 2,5 a 2), Ubi Banca (da 7 a 4,4 euro), Banca Popolare di Milano (da 2,4 a 1,7 euro) e Credem (da 4,8 a 4 euro).

A conferma, comunque, della solidità bancaria italiana, sono però giunti i dati di mercato. Alla chiusura della Borsa italiana avvenuta ieri pomeriggio, infatti, soltanto Unicredit perdeva terreno, mentre i restanti istituti di credito presi in esame da Deutsche Bank, rimanevano stabili.

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