Moody’s taglia anche le banche e le industrie

by Redazione Commenta

Solo Generali resiste alla scure di Moody's che ha tagliato l'Italia e le sue aziende.

Davamo notizia, soltanto ieri, del downgrade operato da Moody’s ai danni del rating dell’Italia.

Martedì sera, infatti, la valutazione sul debito sovrano italiano, che Moody’s non revisionava, a differenza di Fitch e Standard&Poor’s, da circa un quinquennio, è stata tagliata di ben tre punti, da Aa2 ad A2, permanendo comunque in zona Investment Grade e ben lontano da ogni possibile ipotesi di default.

RATING ITALIA TAGLIATO DA MOODY’S


Certo è che, secondo Moody’s, che non ha dimenticato di sottolineare come l’outlook sia negativo, la situazione italiana non è certamente una delle migliori e, per lo meno nel breve periodo, non potrà che peggiorare.

Come che sia, comunque, oggi Moody’s ha provveduto a classificare anche le principali banche, assicurazioni ed industrie italiane segnalando come, la quasi totalità delle imprese produttrici di beni e servizi italiani siano inseriti nella spirale discendente che ha coinvolto l’Italia e non sarebbero assolutamente in grado di risollevarsi senza un’adeguata politica economica.

OUTLOOK MOODY’S NEGATIVO SU GENERALI E INTESA SAN PAOLO

Unica realtà a salvarsi, ma solo in parte, è stata quella delle Assicurazioni Generali Spa che, grazie ad importante diversificazione del gruppo e alla grande flessibilità dei prodotti offerti e contenuti in portafoglio, avrebbero permesso all’istituto di mantenersi su livelli più che ottimi riparandosi ottimamente dalle tormente che stanno scuotendo i mercati europei e riuscendo a confermare il proprio rating Aa3.

Nonostante tutto, però, è innegabile che la situazione politico-economica italiana finirà con il coinvolgere la quasi totalità delle istituzioni locali, nazionali, pubbliche e private e, per questo motivo, Generali si è vista ridurre l’outlook da stabile a negativo.

Leave a Reply

Your email address will not be published.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>