Monte dei Paschi di Siena continua la sua inarrestabile corsa su Piazza Affari. Dopo aver archiviato la settimana con un rialzo del 14,1%, il titolo della banca toscana apre la sessione odierna con un nuovo balzo, facendo registrati nuovi massimi e aggiornando i precedenti toccati nel mese di giugno. Mps si pone in controtendenza rispetto all’andamento generale della Borsa di Milano che, dopo un avvio sottotono, ha allargato le perdite allineandosi alle piazze europee. Mps ha certamente beneficiato del significativo rilassamento dello spread Btp-Bund -, nel portafoglio titoli di Monte Paschi Siena si trovano circa 25 miliardi di titoli di Stato – ma anche delle voci circolate negli ultimi giorni circa un nuovo assetto azionario dell’Istituto di Rocca Salimbeni.
Secondo quanto dichiarato mercoledì sera, alla festa del Pd di Siena dal presidente di Mps, Alessandro Profumo, Fondazione Mps dovrebbe diluire “sensibilmente†la propria presenza in Monte Paschi: l’idea dell’ex numero uno di Unicredit è di portarla sotto la soglia del 10%. Il percorso delineato da Profumo per salvare Monte Paschi comporta alcuni importanti step, ed in particolare una riduzione dei costi, un “aumento di capitale consistente” e “un impatto sulla Fondazione Mps in termini di capitale sociale”. Mps “tra cinque anni, sarà una banca indipendente, basata a Siena, con molti meno sportelli, con una qualità e una tecnologia di servizi miglioriâ€, ha suggerito Profumo, indicando di fatto la sua prospettiva rispetto alle sorti dello storico istituto.
Il prossimo semestre sarà di fatto decisivo per il salvataggio di Monte Paschi, la cui nazionalizzazione potrebbe essere scongiurata. A tal proposito Profumo si è infatti detto convinto della possibilità di restituire il prestito di Stato, sebbene non vi sia ad oggi “la certezza che ci si riesca: il contesto esterno non ci aiuta”. Bruno Valentini, sindaco di Siena, dopo aver sottolineato che “una perdita semestrale di 350 milioni significa che la banca è ancora malata”, ha in parte corretto le dichiarazioni di Profumo, precisando che sarà la stessa Fondazione a decidere quanto scendere in base alla quotazione di mercato del titolo Mps.