Previsioni titolo Bca Pop Milano fine ottobre 2012

E’ passato un anno esatto da quell’assemblea che ha cambiato radicalmente volto al gruppo bancario milanese di Piazza Meda. Sono cambiati i personaggi ai vertici della banca e senza dubbio il modus operandi, dopo che Banca Popolare di Milano era stata praticamente commissariata

E’ passato un anno esatto da quell’assemblea che ha cambiato radicalmente volto al gruppo bancario milanese di Piazza Meda. Sono cambiati i personaggi ai vertici della banca e senza dubbio il modus operandi, dopo che Banca Popolare di Milano era stata praticamente commissariata da parte della Vigilanza della Banca d’Italia. Molte anomalie sono diminuite e la banca può dire finalmente di trovarsi in acque più tranquille. Tuttavia, c’è ancora tanto da fare nella pulizia dei conti e dal lato della governance.

Il gruppo milanese, oggi guidato da figure come Andrea Bonomi, Piero Luigi Montani e l’ex magistrato Gherardo Colombo, si sta mettendo alle spalle il periodo poco felice vissuto sotto la guida di Massimo Ponzellini, che rischia 6 anni di carcere e attualmente agli arresti domiciliari, ed Enzo Chiesa (direttore generale fino all’aumento di capitale di fine 2011). Un anno fa la banca fu ricapitalizata per 800 milioni di euro, quando valeva solo 700 milioni.

Nel 2007 il titolo Bca Pop Milano valeva più di 4 euro, oggi vale 45 centesimi. Le cose andavano addirittura peggio ad inizio 2012, quando la quotazione in borsa toccò il minimo più basso di sempre a 0,251 euro. Oggi il gruppo capitalizza circa 1,5 miliardi di euro, mentre un anno fa quasi la metà. Lo scorso 24 luglio è stato presentato il piano industriale 2012-2015: la banca ha deciso di puntare sulla semplicità, l’efficienza e la meritocrazia.

Nel 2011 la banca ha perso più di 600 milioni, mentre nel primo semestre le cose sono migliorate: la banca ha continuato a bruciare cassa, ma solo a causa di poste non ricorrenti (svalutazioni e avvviamenti). Se il sentiment sui mercati dovesse migliorare ancora, il titolo Bca Pop Milano potrebbe superare 0,5 euro e spingersi fino a 0,6 – 0,65 euro.