Queste indiscrezioni sostengono che l’Autorità bancaria europea (Eba) annuncerà che 10-15 banche sottoposte agli stress test non li hanno superati. I risultati saranno pubblicati il prossimo 13 luglio.
Gli stress test misurano la capacità dei capitali delle banche di assorbire le perdite in caso di crisi economica o immobiliare. Le banche sottoposte al test hanno ricevuto il compito dall’Eba di indicare una cifra sulle perdite potenziali derivanti dall’esposizione alla Grecia e ad altri titoli del debito sovrano.
I paesi che rischiano maggiormente sono Grecia, Portogallo, Germania e Spagna.
La perdita stimata si baserà sulla probabilità di default (Pd) e sulla perdita da default effettivo (Lgd). Nelle ultime settimane i Pd e Lgd sui bond greci sono saliti in maniera netta.
Reuters riporta che l’Eba vuole un numero di banche bocciate basso per dimostrare che gli stress test sono seri e che non sono esagerati, per non scatenare il panico sui mercati.
A queste voci a Piazza Affari hanno risposto molto bene ieri Intesa Sanpaolo, che ha chiuso in rialzo del 2,03% a 1,762 euro, ed Unicredit che ha guadagnato il 2,26% a 1,401 euro. Le altre banche, come Banco Popolare, Mps, Ubi Banca e Popolare di Milano, hanno perso tutte terreno.