Bulgari esclude cessione ma non acquisizioni

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Quello del lusso è senza dubbio uno dei settori che ha maggiormente risentito della crisi economica, i primi mesi del 2010 hanno tuttavia..

Quello del lusso è senza dubbio uno dei settori che ha maggiormente risentito della crisi economica, i primi mesi del 2010 hanno però mostrato dei segnali che lasciano chiaramente intendere una netta ripresa, anche se gli esperti sono ben attenti a ricordare che i dati relativi al primo trimestre 2010 appaiono molto buoni soprattutto perchè vengono paragonati a quelli registrati nello stesso periodo dello scorso anno, ossia durante la fase più dura della crisi.

Tra i marchi che hanno iniziato una progressiva ripresa cè senza dubbio Bulgari, l’amministratore delegato Francesco Trapani ha spiegato che in 26 anni di gestione dell’azienda non aveva mai assistito ad un periodo tanto difficile come il 2009, è stata la prima volta che l’azienda ha perso soldi anzichè guadagnarli.


Allo stesso tempo, tuttavia, Trapani ha spiegato di non aver mai vissuto un periodo di forte dinamismo creativo come questo, è convinto che sarà piuttosto difficile tornare a raggiungere il livello di vendite precedente alla crisi, in questo contesto riusciranno quindi ad avere successo solo le aziende in grado di distinguersi per la loro spiccata personalità.

L’amministratore delegato del gruppo ha inoltre smentito tutte quelle voci che parlavano di una cessione dell’azienda, si tratta infatti di un’ipotesi neanche presa in considerazione. Per quanto riguarda la possibilità di espandersi mediante acquisizioni, invece, l’azienda non se la sente di escludere questa ipotesi a priori, potrebbe essere infatti interessata ad opportunità considerate piuttosto interessanti, anche se al momento la priorità è quella di ottimizzare la gestione della marca.

Se si analizzano i risultati a livello territoriale emerge un forte incremento delle vendite in Cina, che rappresenta ancora una volta un mercato traino con una crescita del 46%. Bene anche gli Stati Uniti dove la crescita è stata del 45%.

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