Iren, crescita semestrale a doppia cifra

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Nel periodo suddetto l'utility ha riportato un utile netto pari a 119,1 milioni di euro, in aumento del 16,1% dai 102,6 milioni di giugno 2015, con gli analisti che avevano previsto valori tra i 110 e i 112 milioni di euro.

Primi sei mesi del 2016 sopra le aspettative per Iren. Nel periodo suddetto l’utility ha riportato un utile netto pari a 119,1 milioni di euro, in aumento del 16,1% dai 102,6 milioni di giugno 2015, con gli analisti che avevano previsto valori tra i 110 e i 112 milioni di euro.

In leggera flessione i ricavi attestatisi a 1,552 miliardi di euro (tra i 1,520 e 1,629 miliardi le previsioni degli analisti) dai 1,579 miliardi fatti segnare nel medesimo periodo dello scorso anno, mentre c’è stata un’espansione a doppia cifra per l’ebitda, salito da 378,1 a 417,1 milioni (tra i 410 e i 412 milioni le stime degli analisti), elemento che porta il margine dal 24% al 27%.

Un rialzo supportato da sinergie (16 milioni) e da una crescita organica data dall’ottimizzazione delle strategie di approvvigionamento, trading e commercializzazione di energia elettrica e calore. Particolarmente importante è stato poi il contributo derivante dal processo di consolidamento territoriale realizzato in Piemonte, con l’ottenimento del controllo della società TRM che gestisce il termovalorizzatore di Torino e di Atena Vercelli. In crescita anche l’ebit, passato da 216,7 a 242 milioni (tra i 237 e i 242 milioni le stime degli analisti).

Per quel che riguarda i diversi settori di attività, Iren ha prodotto nei primi sei mesi di esercizio 4.036 GWh di energia elettrica, il 12,3% in più rispetto allo stesso semestre dello scorso anno, mentre è leggermente diminuita la produzione di calore destinato al teleriscaldamento a causa di una stagione invernale più mite rispetto al 2015.

In calo del 9,6% il fatturato del settore mercato, sul quale ha inciso la dinamica dei prezzi delle materie prime, flessione che non si è riflessa, tuttavia, a livello di margine operativo lordo, salito del 33,6% a seguito dell’ottimizzazione delle politiche di approvvigionamento e vendita e dello sviluppo delle attività di logistica.

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