All'indomani della pubblicazione dei dati relativi al primo semestre dell'anno fiscale 2010/2011, l'amministratore delegato..
Lo stesso amministratore delegato, inoltre, ha aggiunto che l’intenzione dell’azienda non è solo quella di acquistare uno stabilimento con cui incrementare ulteriormente la produzione sul territorio italiano, l’idea è quella di riuscire a scovare un marchio, anche piccolo, legato ad una realtà locale di produzione artigianale, e di acquistarlo. Il manager ha spiegato che le ricerche del gruppo si stanno focalizzando soprattutto nell’area fiorentina.
Ma tra gli obiettivi di crescita di Piquadro non rientra solo il mercato italiano, un occhio di riguardo è rivolto anche all’esportazione, soprattutto sul mercato asiatico in cui si conta di riuscire a registrare un fatturato in crescita del 5% l’anno alla luce dello sviluppo messo in atto nel corso degli ultimi tre anni, nel corso dei quali il gruppo ha aperto circa 30 nuovi negozi.
L’ottimismo del gruppo, come ha spiegato l’amministratore delegato, è da ricercare soprattutto nell’ottima performance registrata nel corso del primo semestre fiscale, dove l’aumento a doppia cifra del fatturato e gli altri dati positivi consentono di guardare al futuro con una certa fiducia.
Dello stesso parere anche gli analisti. Equita sim, in particolare, ha alzato la propria stima sull’utile 2010 da 8 a 9 milioni di euro, mentre Centrobanca ha alzato le stime di Eps 2010-2012 del 12%, il target price da 1,7 a 2,2 euro e ha confermato la raccomandazione buy.
L’ottimismo del management del gruppo e degli analisti delle banche d’affari, nonchè l’ottima performance del primo semestre fiscale, hanno spinto in alto il titolo Piquadro che al momento a Piazza Affari segna un rialzo dell’1,68% a 1,82 euro.