Strategie gruppo Generali dopo approvazione bilancio 2011

by Redazione Commenta

L’assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio 2011 che ha evidenziato un utile netto di 856 milioni di euro, dimezzatosi rispetto ad un anno prima a causa delle svalutazioni per un miliardo sui titoli greci e sulla partecipazione in Telco

L’assemblea degli azionisti di Generali Assicurazioni ha approvato il bilancio 2011 che ha evidenziato un utile netto di 856 milioni di euro, dimezzatosi rispetto ad un anno prima a causa delle svalutazioni per un miliardo sui titoli greci e sulla partecipazione in Telco. Il cda presieduto dal presidente Gabriele Galateri ha proposto l’assegnazione di un dividendo di 0,2 euro per azione, in calo del 125% rispetto a dodici mesi prima. Dal 2012 ci saranno delle novità per riportare in auge il Leone di Trieste, accusato dall’azionista Leonardo Del Vecchio (che ha in mano il 3%) di essere gestito da pessimi manager.

Il ceo group di Generali, Giovanni Perissinotto, non intende farsi da parte – come richiesto senza giri di parole da Del Vecchio – ma rilanciare un progetto di internazionalizzazione del gruppo, allentando innanzitutto i legami formali con Mediobanca. Generali uscirà dal patto Rcs e apporterà dei cambiamenti allo statuto: l’amministratore delegato in futuro non potrà avere più di 65 anni, mentre l’età massima del presidente sarà di 70 anni.

â–º MOTIVO CROLLO TITOLO GENERALI IN BORSA

Secondo Perissinotto è necessario limitare la “dipendenza dalla Vecchia Europa”. Oggi Italia, Germania e Francia contano per il 70% del giro d’affari, ma nel giro di dieci anni si punta a ridurre l’incidenza al 50%. Le Generali guarderanno maggiormente all’Europa dell’Est e all’Asia. Intanto Perissinotto apprezza l’aumento della quota all’1,79% dal precedente 0,49% del fondo sovrano norvegese, definto dallo stesso ceo group “un investitore prestigioso e stimato”.

â–º DEL VECCHIO SALE AL 3% DI GENERALI

Per il 2012 l’a.d. del gruppo ritiene che possa essere raggiunto un utile netto consolidato compreso tra 1,5 e 1,8 miliardi di euro, “se quest’anno i mercati saranno meno negativi” secondo Perissinotto che si dice fiducioso per un possibile aumento del dividendo rispetto a quello relativo all’esercizio 2011.

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