Come investire in borsa nel 2013 secondo Banca Syz

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E’ tempo di ridisegnare le strategie di asset allocation e delineare i piani di investimento per il prossimo anno. Il 2012 lascerà in dote il recupero dell’euro, dopo la grave crisi del primo semestre, la ripresa dei listini azionari e l’ottimo andamento del mercato obbligazionario

E’ tempo di ridisegnare le strategie di asset allocation e delineare i piani di investimento per il prossimo anno. Il 2012 lascerà in dote il recupero dell’euro, dopo la grave crisi del primo semestre, la ripresa dei listini azionari e l’ottimo andamento del mercato obbligazionario. Il mercato dei bond italiani ha corso molto negli ultimi quattro mesi. Rispetto ad altri paesi europei il rendimento resta interessante, sebbene ora pesi molto il rischio politico dovuto alle dimissioni di Mario Monti e all’incognita delle elezioni anticipate.

Secondo Alfredo Piacentini, partner di Banca Syz e gestore del fondo Oyster Italia Opportunities, al mercato dei bond potrebbe essere preferito il mercato azionario. Secondo il money manager, “anche i corporate hanno corso nell’anno che sta per finire e questo punto per avere rendimenti interessanti bisognerebbe essere disponibili ad abbassare il rating dei titoli posseduti”. Il gestore, intervistato da Il Sole 24 Ore, sottolinea, però, i rischi di questo cambio di strategia dall’obbligazionario all’azionario.

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Tuttavia, Piacentini ritiene che l’azionario italiano è molto interessante, così come quello spagnolo, anche se si aspetta ancora una volatilità abbastanza elevata nei prossimi mesi. Da un punto di vista settoriale, il money manager punta molto sul settore del lusso, sulle società esportatrici verso i mercati emergenti ad alta crescita e sulle società con pochi debiti. L’esperto punta anche sui titoli finanziari, grazie al miglioramento dei portfolios obbligazionari.

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L’esperto consiglia di investire in titoli come Novartis, Roche e Zurich, che hanno un dividend yield del 4-6%. In Italia piacciono molto tra gli assicurativi Generali Assicurazioni e Fondiaria-Sai, e poi le banche esposte verso i titoli di stato. Infine, il gestore non esclude che la crescita economica mondiale potrà essere anticipata già al 2013, piuttosto che al 2014.

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