Apertura in profondo rosso per Piazza Affari, mentre lo spread vola sopra 350 punti base. La crisi di governo, accentuata dalla decisione del premier Mario Monti di voler rassegnare le dimissioni dopo aver concluso l’iter della Legge di StabilitÃ
Apertura in profondo rosso per Piazza Affari, mentre lo spread vola sopra 350 punti base. La crisi di governo, accentuata dalla decisione del premier Mario Monti di voler rassegnare le dimissioni dopo aver concluso l’iter della Legge di Stabilità , sta facendo tornare la speculazione sul sistema-Italia, che già nel primo semestre del 2012 aveva subito una pressione molto forte. L’indice azionario FTSE Mib è crollato di oltre il 2,5% in apertura, toccando un minimo intraday temporaneo a 15.233 punti.
Il crollo mattutino dell’indice milanese ha spinto le quotazioni sui minimi da quasi 20 giorni. I prezzi sono scesi su una zona di supporto giornaliera molto importante e da questi livelli stanno cercando di rimbalzare per evitare che i venditori possano prendere in mano la situazione. Attualmente l’indice FTSE MIB perde il 2,85% a 15.251 punti . I titoli bancari sono i più venduti questa mattina.
â–º GOVERNO MONTI HA PEGGIORATO LA CRISI ECONOMICA
In particolare, svetta la performance negativa di Banca Mps. L’istituto di credito di Rocca Salimbeni perde il 5,95% a 0,193 euro. In profondo rosso anche Intesa SanPaolo, che perde il 5,15% a 1,216 euro. Male anche Bca Pop Milano, in calo del 5,49% a 0,3874 euro, e Banco Popolare, che mostra un ribasso del 5,25% a 1,081 euro. Giù anche Bper, che perde il 4,48% a 4,48 euro.
â–º ITALIA AL COLLASSO SE TORNA BERLUSCONI SECONDO FT
Perde quota anche Unicredit: la banca di Piazza Cordusio perde poco più del 5% a 3,464 euro. Pesante calo per Ubi Banca (-4,88% a 2,926 euro). Sul mercato secondario dei titoli di stato, forti vendite sui Btp. Lo spread Btp-Bund vola a 355 punti circa, con il rendimento del decennale italiano che evidenzia un 4,82%.