Opa Bulgari finisce sotto inchiesta della Consob

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Dopo una denuncia arrivata da tre fondi americani, la Consob ha ufficialmente aperto un'inchiesta per far luce su un presunto errore relativo alle azioni oggetto dell'Opa di Lvmh...

Dopo una denuncia arrivata da tre fondi americani, la Consob ha ufficialmente aperto un’inchiesta per far luce su un presunto errore relativo al numero di azioni oggetto dell’Opa di Lvmh su Bulgari.

Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, l’errore riguarderebbe 57.000 azioni di proprietà dei fratelli Paolo e Nicola Bulgari e che sono state incluse nell’Opa pur non essendo previste dagli accordi. La decisione dell’autorità è attesa entro il 4 agosto e se la denuncia avanzata dai fondi americani dovesse essere ritenuta fondata Lvmh sarebbe costretta ad alzare il prezzo dell’Opa.


In realtà i 57.000 titoli finiti nel mirino della Consob rappresentano solo lo 0,02% del capitale di Bulgari, tuttavia i fondi americani autori dell’esposto lamentano l’omessa informazione nei confronti del mercato, dal momento che secondo quanto sostenuto dai fondi solo il 18 luglio, e cioè ad operazione già conclusa, Lvmh avrebbe pubblicato un comunicato attraverso il quale sarebbe stato ammesso l’errore relativo alla mancata inclusione nell’accordo delle 57.000 azioni incriminate.

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Il motivo per il quale i fondi americani hanno deciso di denunciare il fatto, tuttavia, non riguarda solo l’aspetto formale della vicenda e che va a compromettere il trattamento di parità tra tutte le categorie di azionisti, ma anche e soprattutto l’aspetto sostanziale, dal momento che in cambio delle maggiori azioni Bulgari, Lvmh senza dichiararlo avrebbe conferito 6.178 titoli in più, di conseguenza il valore delle azioni avrebbe consentito a Bulgari di intascare complessivi 13,45 euro per azione, ossia un prezzo più alto di 1,2 euro rispetto ai 12,25 euro pattuiti.

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Poche ore dopo la pubblicazione della notizia da Il Sole 24 Ore, Lvmh ha smentito la possibilità che venga attuato un innalzamento del prezzo dell’Opa, in quanto la rettifica formale del numero di azioni apportate dalla famiglia Bulgari a Lvmh lo scorso 30 giugno non costituisce un nuovo accordo e perciò non va ad incidere sul prezzo dell’Opa.

A Piazza Affari stamane la quotazione Bulgari risente della notizia e a pochi minuti dall’inizio delle contrattazioni cede lo 0,24% a quota 12,29 euro.

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