Giudizi aggiornati sul titolo del cane a sei zampe.
Credit Suisse ha alzato il suo target price sul titolo del cane a sei zampe da 18,5 euro a 19,3 euro per azione, confermando il rating neutral. La banca svizzera nella sua analisi ha incluso anche un minore sconto sul Net Asset Value visti gli ultimi eventi e la possibile cessione di Snam.
Il decreto liberalizzazioni infatti obbliga Eni a cedere le quote in Snam, ad oggi al 52,5%. Rimanendo in tema, l’amministratore delegato Paolo Scaroni ha affermato che non ci sarà nessun dividendo straordinario dopo la cessione delle quote di Snam.
Sul titolo Eni inoltre Goldman Sachs ha alzato il target price da 20 a 20,5 euro con rating buy giudicando i risultati della società italiana sostanzialmente in linea con le attese.
Al contrario Moody’s ha ridotto il giudizio sul debito a lungo termine su Eni da A2 ad A3 dopo la revisione del giudizio sul debito sovrano dell’Italia. Il rating sul debito a breve di Eni è stato invece confermato dagli analisti a Prime-1 però le prospettive rimangono negative.
Come ribadito anche da Scaroni per l’anno in corso Eni prevede un aumento della produzione di idrocarburi ed investimenti tecnici sui livelli del 2011.