
Si tratta di un brevetto molto importante per MolMed in quanto le conferisce il diritto all’esclusiva fino 2025, con possibilità di estensione del termine di altri cinque anni, nei 29 Paesi aderenti alla convenzione sul brevetto europeo.
Per quanto riguarda i paesi che non rientrano in questo gruppo, la società ha fatto sapere di aver già provveduto a presentare apposite domande di brevetto negli Stati Uniti, in Giappone e in altri importanti mercati emergenti.
Grazie alla tecnologia oggetto del brevetto, come ha spiegato il presidente e amministratore delegato di MolMed Claudio Bordignon, è possibile controllare la reazione del trapianto verso il paziente e quindi procedere al trapianto di midollo osseo anche nei confronti dei pazienti che non hanno un donatore pienamente compatibile.
La concessione del brevetto, tuttavia, rappresenta solo l’ultima delle notizie che da inizio anno fungono da catalizzatore all’andamento del titolo. Da inizio anno, infatti, il titolo Molmed ha guadagnato l’11,5% circa, un rialzo ricondotto in larga parte all’accordo siglato a inizio agosto con GlaxoSmithKline e che si stima garantirà ricavi fino a 5,5 milioni di euro in due anni.