I principali azionisti di Iren potrebbero scegliere di apportare alcuni cambiamenti allo statuto o alla governance per favorire lo sviluppo della società .
Iren ha comunicato nella serata di ieri la risoluzione consensuale del rapporto lavorativo con il proprio top manager De Sanctis. Questa notizia apre ad una fase di incertezza per il gruppo. A breve dovrebbe essere convocato un consiglio di amministrazione per cooptare un nuovo amministratore delegato. Il board dovrebbe riunirsi il 28 novembre oppure il primo giorno del prossimo mese. Gli analisti hanno così commentato il cambio al vertice:
La notizia dell’uscita di De Sanctis era attesa da settimane, mentre è da verificare il nome del sostituto. Noi crediamo che l’avvicendamento al vertice possa portare a un’accelerazione dei piani di sviluppo del gruppo, con la presentazione del nuovo piano industriale che sarà ragionevolmente rimandata al primo semestre del prossimo anno. La notizia è comunque negativa in quanto il nuovo managemet avrà bisogno di tempo per indirizzare le principali sfide che il gruppo deve affrontare, quali il processo di integrazione e di aggregazione, l’offerta di gas e la start up Olt (Offshore Long Toscana, partecipata da E.On al 46,79%, da Iren sempre al 46,79%, da Olt Energy Toscana al 3,73% e da Golar Offshore Toscana Limited al 2,69%).
Inoltre, i principali azionisti di Iren (che sono i comuni di Genova, Torino e Reggio Emilia) potrebbero scegliere di apportare alcuni cambiamenti allo statuto o alla governance per favorire lo sviluppo della società . A Piazza Affari il titolo Iren sale dello 0,72% a 0,979 euro. Malgrado l’incertezza per il nuovo ad oggi Banca Imi ha ribadito il giudizio buy sul titolo e il prezzo obiettivo a 1,38 euro, mentre la visione di Mediobanca Securities e di Kepler Cheuvreux è più cauta: neutral (prezzo obiettivo a 1,1 euro) e hold (target price a 1,1 euro), rispettivamente.