Mercati instabili nel 2010, parola di Moody’s

by Redazione Commenta

All'indomani della notizia di un nuovo record per il debito pubblico italiano, che ha raggiunto quota 1.800 miliardi di euro, l'agenzia di rating Moody's..

Piazza Affari

All’indomani della notizia di un nuovo record per il debito pubblico italiano, che ha raggiunto quota 1.800 miliardi di euro, l’agenzia di rating Moody’s lancia l’allarme sul settore della finanza pubblica e del debito che nel 2010 avrà come conseguenza una forte volatilità dei mercati europei.

La volatilità dei mercati nel corso del prossimo anno, secondo l’agenzia di rating, sarà principalmente riconducibile al fatto che i principali paesi dovranno ritirare le misure di aiuto e di sostegno messe a disposizione delle banche, operazione questa che dal punto di vista della tempistica e della modalità di esecuzione rappresenta un grosso rischio, soprattutto per le economie avanzate.


Calibrare perfettamente i tempi delle exit strategy, dunque, non è cosa semplice, per questo è molto probabile che tutto il 2010 sarà caratterizzato da una forte voltilità dei mercati, soprattutto in considerazione del fatto che le misure non verranno ritirate contemporaneamente da tutti i governi, ciascuno procederà in maniera diversa e indipendente rispetto agli altri.


A testimoniare che le previsioni di Moody’s sono più che fondate il fatto che stamane la Borsa di Madrid appare come la peggiore, circostanza questa che gli esperti riconducono alle previsioni negative relative ai conti pubblici che le agenzie di rating hanno espresso in maniera pressocchè unanime nei giorni scorsi.

Avvio positivo invece per Tokyo e Dubai, la Borsa di Milano è in parità, Parigi e Francoforte sono positivi seppur di poco mentre Londra è in leggero calo. Per quanto riguarda i singoli titoli gli occhi sono tutti puntata sul settore petrolifero dopo la notizia dell’acquisizione di Xto Energy da parte di Exxon Mobil, a Piazza Affari sono negativi Enel, Bpm, Ubi Banca e Unicredit mentre registrano una crescita A2a e Fiat che segna un +0,4%.

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