Anche James Bond travolto dalla crisi finanziaria

by Redazione Commenta

Nell'autunno dello scorso anno si riteneva che per sottrarsi alla minaccia di bancarotta la Metro Goldwyn Mayer dovesse raccogliere almeno 20 miliardi di dollari solo per coprire il buco finanziario.

La crisi finanziaria non ha colpito solo il sistema finanziario e le maggiori aziende produttrici al mondo, ma anche un settore, quello della cinematografia che sembrava inattaccabile dagli alti e bassi dell’economia mondiale. Ed invece non è così, ed i recenti tracolli finanziari hanno coinvolto anche la MGM, una delle più note ed importanti industrie dello spettacolo cinematografico ad Hollywood. La conseguenza più evidente è la notizia, rimbalzata in queste ore sui quotidiani e sulla rete che l’ultimo film di James Bond, il 23esimo della serie con il celebre agente segreto, con il ruolo di protagonista affidato a James Craig è stato sospeso, per ora a tempo indeterminato.

Il film avrebbe dovuto apparire nelle sale nei prossimi due anni, ma le incertezze economiche della casa produttrice l’hanno spinta a questa decisione, drammatica per i milioni di appassionati spettatori del celebre spy film.

Nell’autunno dello scorso anno si riteneva che per sottrarsi alla minaccia di bancarotta la Metro Goldwyn Mayer dovesse raccogliere almeno 20 miliardi di dollari solo per coprire il buco finanziario, ed almeno altri 150 milioni di dollari per riuscire a mantenere il finanziamento su alcuni dei progetti più importanti e remunerativi per l’azienda.

Tra i quali appunto la saga di James Bond e The Hobbit, una produzione di sicuro successo commerciale destinata a far da apripista ad una saga dedicata al Signore degli Anelli.

Un certo ottimismo fino a pochi mesi fa era stato mantenuto, grazie alle voci di un possibile compratore che avrebbe ridato linfa alle casse esangui della MGM, ma fino ad oggi evidentemente nessuno si è ancora fatto avanti, costringendo i produttori a fare il drammatico annuncio.

Il pericolo più grande per gli “aficionados” di Jemes Bond è che questa notizia non offre nessuno spiraglio positivo per il futuro, nessun appiglio insomma per poter sperare che si tratti solo di un rinvio piuttosto che di una definitiva interruzione dei progetti.

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