La crisi e il ruolo delle banche

Nel nuovo video pubblicato da Anima Sgr. sul suo canale di YouTube, il direttore generale Armando Carcaterra risponde brevemente ad alcune domande sulla crisi del debito sovrano e sul ruolo che rivestono le banche, nonchè sulle conseguenze che avrebbe un possibile default dei paesi europei a rischio sull’intero sistema bancario.

Cartacaterra inizia ad affrontare l’argomento citando gli “indignados”, convinti che le banche siano il vero nemico in quanto causa della crisi economica, dal momento che assumono rischi talvolta eccessivi senza però preoccuparsi delle eventuali conseguenze negative poiché ci sono gli Stati sempre pronti a correre in loro soccorso.

Crisi peggiore del post-Lehman

Secondo Attilio Ventura, già presidente della Borsa nel periodo compreso tra il 1988 ed il 1992, la crisi che ha colpito il debito pubblico dell’Eurozona, come dimostrato dai continui downgrade cui vengono sottoposti i peggiori Paesi europei (tra i quali rientra, secondo Standard&Poor’s, Moody’s e Fitch, anche l’Italia) sarebbe addirittura peggiore di quella seguita al crack Lehman l’evento che, nel 2008, causò la perdita di oltre 900 miliardi di dollari in brevissimo tempo.

Non lo strascico di quella crisi, dunque, bensì una nuova crisi, consequenziale a quella e, appunto secondo Ventura, addirittura peggiore sarebbe quella che il mondo si ritroverebbe oggi a vivere.

Con un risvolto, però, decisamente positivista.

Quotazioni più resistenti a Piazza Affari

Inutile ricordare quali sono stati gli effetti della crisi economica e finanziaria mondiale partita dal fallimento di Lehman Brothers, si parte dal fallimento di altre banche importanti di tutto il mondo fino ad arrivare agli ingenti aiuti che i governi sono stati costretti a concedere per evitare il fallimento di alcune tra le aziende più importanti del paese, veri e propri colossi la cui scomparsa avrebbe danneggiato non poco l’intera economia nazionale.

Ebbene, a pochi giorni dal secondo anniversario del fallimento di Lehman Brothers si tirano le somme, perchè se è vero che alcuni colossi non hanno saputo reggere è anche vero che esistono aziende che sono inaspettatamente riuscite a sopravvivere senza neanche troppe difficoltà.

Fuori la Grecia dall’Euro?

Da quando è stata costituita l’Europa dell’Euro l’ipotesi che uno degli stati membri potesse ad un certo punto, di fronte alle ripetute violazioni dei patti e delle regole, venire espulso è sempre stata più una proiezione nel futuro che non una vera e propria sanzione prevista. Oggi tale ipotesi non è però solo nel quadro delle possibilità remote ma un’iniziativa che la comunità europea potrebbe/dovrebbe adottare.

Imprenditoria straniera in crescita in Italia

Le imprese e l’economia generale nei paesi industrializzati sono in forte crisi, ed ancora è lontana la fine del tunnel che in questo ultimo biennio ha creato molti problemi soprattutto alla piccola e media impresa ed ai lavoratori. Ma c’è, anche se non enfatizzato e largamente trascurato, un ramo di impresa che invece risulta in forte crescita, quello dell’imprenditoria straniera.

La Grecia in crisi favorisce i paesi europei esportatori?

Il Sole24ore riporta oggi in prima pagina come la Grecia stia facendo sempre più difficoltà a rialzarsi dalla tremenda crisi che l’attanaglia già da qualche tempo.
E’ di queste ore la notizia che Moody’s, la massima autorità su ricerche finanziarie e di analisi sulla situazione economica sia di aziende che di organismi statali, ha ulteriormente declassato il rating del paese mediterraneo, probabilmente a causa di una sfiducia non solo nelle capacità di ripresa della nazione, ma anche degli aiuti che il Fondo Monetario Internazionale e l’Europa potrebbero erogare nei prossimi mesi.

Anche James Bond travolto dalla crisi finanziaria

La crisi finanziaria non ha colpito solo il sistema finanziario e le maggiori aziende produttrici al mondo, ma anche un settore, quello della cinematografia che sembrava inattaccabile dagli alti e bassi dell’economia mondiale. Ed invece non è così, ed i recenti tracolli finanziari hanno coinvolto anche la MGM, una delle più note ed importanti industrie dello spettacolo cinematografico ad Hollywood. La conseguenza più evidente è la notizia, rimbalzata in queste ore sui quotidiani e sulla rete che l’ultimo film di James Bond, il 23esimo della serie con il celebre agente segreto, con il ruolo di protagonista affidato a James Craig è stato sospeso, per ora a tempo indeterminato.

Studio sulla crisi finanziaria

congresso americano

Il Congresso degli Stati Uniti ha nominato una commissione formata da ex parlamentari ed esperti di politica per capire le cause della crisi finanziaria di questo millennio al fine di evitare in futuro il ripetersi di simili crack.

Sono chiaramente sfociate le polemiche sulla vicenda poichè questa commissione dovrà fornire i propri risultati al presidente Barack Obama e al Congresso entro il 15 dicembre 2010 ovvero 3 anni dopo l’inizio della crisi che ha colpito mezzo mondo.

Differenze Fed Bce

Bernanke- Trichet

Negli ultimi mesi tutti i più grandi economisti del mondo sono stati concordi nel ritenere che il momento più duro della crisi economica è passato e che ora l’economia mondiale si avvia veso una lenta e graduale ripresa, questo fino a pochi giorni fa quando la richiesta di moratoria da parte di Dubai World ha fatto temere una nuova crisi finanziaria.

Prima della notizia entrambe le sponde dell’Atlantico, la Banca centrale europea da una parte e la Federal Reserve dall’altra, stavano pensando a quando e come eliminare il supporto e gli aiuti concessi alle banche, ma la sensazione è che ora questa non sia più una priorità, anche se la notizia di Dubai secondo gli esperti è stata recepita in maniera di diversa dalle due banche centrali.

Dollaro a quota 1,5

dollaro

Il dollaro è tornato a quotarsi 1,50 nei confronti della moneta unica europea e questo ha portato anche a sovrappesare la quotazione dell’oro che proprio nella giornata di oggi ha toccato un nuovo record.

Se euro/dollaro è arrivato a pesare 1,5, la quotazione dell’oro ha raggiunto 1108,55 dollari l’oncia.

Questo valore corrisponde decisamente ad un nuovo record storico superando persino quello della scorsa settimana. E’ possibile che l’oro continui la sua salita ancora per qualche mese come abbiamo ipotizzato nelle previsioni dell’oro e poi è possibile una discesa.

Morgan Stanley chiude in rosso il secondo trimestre 2009

Morgan Stanley

Gli effetti della crisi finanziaria non danno tregua alle banche americane. Dall’inizio dell’anno ad oggi, ricordiamo, in America sono fallite ben 52 banche, un numero impressionante se si considera che altre 25 hanno dichiarato fallimento nel corso del 2008.

L’ultima in ordine di tempo a mostrare di essere in difficoltà è stata la Morgan Stanley che ha chiuso il secondo trimestre dell’anno con una perdita di 159 milioni di dollari, ossia 1.37 dollari per azione.

Cardia, la crisi finanziaria colpisce soprattutto le pmi

consob

Il presidente della Consob Lamberto Cardia, durante l’incontro con il mercato finanziario, ha inevitabilmente incentrato il suo discorso sulla crisi affermando che la situazione futura resta caratterizzata da una profonda incertezza che potrebbe causare gravi danni soprattutto per le piccole e medie imprese, quelle che più di tutte soffrono per la crisi del settore finanziario, essendo i soggetti più deboli.

Per le grandi imprese, infatti, ottenere finanziamenti non risulta poi così difficile mentre per le piccole e medie imprese riuscire ad ottenere credito è diventato quasi impossibile.

Silvio Berlusconi sostiene che la crisi sta finendo

berlusconi

Durante la conferenza stampa conclusiva del G8 il presidente del consiglio Silvio Berlusconi ha parlato anche della crisi finanziaria, ribadendo il suo consueto ottimismo in merito alla questione, spiegando che la crisi “è ormai sfogata” e che a questo punto “solo la paura può aggravarla o allungarla“.

Un concetto questo che il premier ha più volte ribadito anche nelle settimane precedenti ma che ora, alla luce del successo del vertice ospitato dall’Italia, appare senza dubbio più convincente.

Faissola rassicura sulla situazione delle banche italiane

faissola

Il presidente dell’Abi Corrado Faissola, durante l’assemblea annuale dell’associazione, ha rilasciato dichiarazioni rassicuranti per quanto riguarda la situazione del sistema bancario italiano. Faissola, infatti, ha affermato che il patrimonio detenuto dalle banche italiane è un patrimonio dibuona qualità“, che risponde perfettemente agli standard che sono stati posti come vincolo dalla Banca d’Italia.

Secondo il numero uno di Palazzo Altieri, infatti, il livello di patrimonializzazione delle banche italiane è riuscito a rimanere entro i suoi standard nonostante la riduzione della redditività.