Dividendi più alti per Mediobanca?

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Sulla scia di risultati migliori in confronto alle aspettative, l'a.d. Nagel si augura di procedere presto all'incremento per elevare lo standard attualmente pari a 0,15 euro per azione.

Si è chiuso bene il terzo trimestre per Mediobanca, con risultati migliori in confronto alle aspettative degli analisti. Di conseguenza, il gruppo punterà ora a recuperare la redditività del business creditizio concentrandosi maggiormente anche sulle attività caratteristiche.L’amministratore delegato Albergo Nagel ha le idee chiare. Il gruppo che dirige deve essere pronto a nuove sfide, a cambiamenti sostanziali per superare il modello di business al quale fa riferimento. Un modello ‘vecchiotto’, che ricorda gli anni ’70, e che non offre enormi prospettive. Così, durante l’assemblea degli azionisti atta all’approvazione del bilancio 2013-2014 e al rinnovamento del consiglio di amministrazione, Nagel ha ribadito la volontà di rimanere azionista a lungo termine. Questi i dati diffusi da Mediobanca in relazione al terzo trimestre:

525 milioni i ricavi (+24,5%), a fronte di un utile netto di 160 milioni (in calo dai 171 milioni registrati un anno fa grazie agli utili derivanti dalle cessioni, ma meglio delle stime di consenso ferme a 120 milioni) e un coefficiente patrimoniale Core tier 1 all’11%. Il risultato dell’attività bancaria è triplicato (a 106,8 dai 34 milioni del 2013) e non abbiamo beneficiato di alcun provento straordinario. Questo non significa che non continueremo a cedere partecipazioni, ma lo faremo ma più verisimilmente nella seconda metà dell’anno. Contiamo infatti di uscire da Telecom Italia entro il 30 giugno e di ridurre il peso in Generali nel corso dell’ultimo anno di piano (la scadenza è a giugno 2016). Quanto invece a Rcs (di cui Mediobanca ha ancora in mano il 6,2%) tutto dipende da prezzi e mercato.

Mediobanca attende per il quarto trimestre un buon incremento dei guadagni e utili in aumento sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. In questo contesto, Nagel spera di poter procedere all’incremento del dividendo di fine esercizio in confronto agli 0,15 euro per azione riconosciuti sul 2013-2014.

 

 

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