L'agenzia di rating Standard & Poor's è nuovamente intervenuta sul rating della Grecia portandolo da "CCC" (corrispondente a "vulnerabile") a "CC"...
Gli analisti dell’agenzia hanno spiegato di aver deciso di peggiorare ulteriormente il loro giudizio su Atene perché ritengono che il piano di salvataggio predisposto dall’Ue nei giorni scorsi risulta sfavorevole nei confronti degli investitori.
Standard & Poor’s, in particolare, ha puntato il dito contro alcune forme di ristrutturazione previste dal piano stesso, come il rollover o lo swap, che a suo avviso non rispondono alle esigenze degli investitori e quindi equivalgono ad un default selettivo. Bocciata anche l’ipotesi dei cosiddetti “Brady Bond”, grazie ai quali alla fine degli anni ’80 le banche commerciali insieme agli Stati Uniti e al Fondo Monetario Internazionale sono riuscite a ristrutturare e a ridurre il debito dei paesi latino americani e dell’Europa dell’est.
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L’agenzia di rating ha inoltre espresso outlook negativo, decisione che ingloba il rischio di un ulteriore taglio del rating greco a SD (selective default) nel momento in cui avrà inizio la ristrutturazione, nonchè del rating dei singoli titoli di Stato interessati a D (default) nel momento di inizio del concambio o del rollover.
Standard & Poor’s ha poi aggiunto che al termine del processo di ristrutturazione il rating greco potrebbe essere rivisto al rialzo, tuttavia permane l’elevato rischio che si verifichi in futuro un’insolvenza sulle nuove obbligazioni.