Anche questa volte le previsioni sono state confermate, la Banca centrale europea ha confermato per il quinto mese consecutivo i..
Il costo del denaro in Europa, quindi, resta ancora al livello più basso nella storia dell’euro. La differenza tra il costo del denaro negli Stati Uniti e quello nella zona euro resta all’1% dal momento che la Fed ha azzerato il tasso sul Fed Funds limitandosi a fissare un range compreso tra 0 e 0,25%.
Durante la conferenza stampa che si è tenuta al termine del Consiglio direttivo il presidente Jean-Claude Trichet ha affermato che l’economia dell’area euro si sta lentamente stabilizzando e che quindi la Banca centrale europea si aspetta che ora inzi una fase di graduale ripresa. Inoltre, anche se c’è la consapevolezza che l’incertezza resta elevata, la Banca prevede che l’inflazione torni su valori positivi già nei prossimi mesi.
Uno dei segnali di stabilizzazione, secondo il presidente, è il fatto che nel secondo trimestre dell’anno l’area dell’euro è uscita dalla fase di caduta libera del Pil a cui si era assistito tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009.
Secondo Trichet i tassi di interesse all’1% sono appropriati per l’attuale situazione economica, definizione che secondo gli economisti dimostra che la Banca centrale europea non ha alcuna intenzione di modificare il costo del danaro nell’immediato.
Per quanto riguarda il mercato del lavoro per la prima volta arrivano rassicurazioni anche su questo fronte dal momento che Trichet ha affermato che il deterioramento potrebbe essere meno marcato delle attese.
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