Italia rating abbassato a BBB da Standard & Poor’s

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Nuovo attacco delle agenzie di rating sul debito sovrano dell’Italia. Tocca ancora a Standard & Poor’s porre la scure sul rating sovrano della Repubblica Italiana, abbassato al livello BBB dalla precedente valutazione di BBB+

borsaNuovo attacco delle agenzie di rating sul debito sovrano dell’Italia. Tocca ancora a Standard & Poor’s porre la scure sul rating sovrano della Repubblica Italiana, abbassato al livello BBB dalla precedente valutazione di BBB+. L’ultimo downgrade dell’agenzia di rating americana era avvenuto a inizio gennaio 2012. L’outlook sul rating è negativo, per cui non vanno esclusi nuovi declassamenti nei prossimi trimestri. Stamattina a Piazza Affari l’indice azionario FTSE MIB ha aperto in calo e attualmente evidenzia un ribasso dell’1,04% a 15.626,52 punti. In rialzo lo spread.

Nonostante le attese per un pesante sell-off sui titoli di stato italiani, proprio nella giornata in cui il Tesoro collocherà 9,5 miliardi di euro di BoT (con scadenza annuale e flessibili con durata pari a 160 giorni), lo spread Btp-Bund non sta crescendo in modo esagerato tanto che ora la quotazione si è attestata a 280 punti base, per un rendimento del BTp decennale pari al 4,44%.

â–º RATING ITALIA RESTA BBB SECONDO L’AGENZIA CINESE DAGONG

Standard & Poor’s ha motivato la sua decisione “per il differente approccio nella coalizione di governo” sulle modalità di copertura del deficit di bilancio, considerando che l’esecutivo guidato da Enrico Letta ha da poco sospeso il pagamento dell’Imu sulla prima casa e rinviato l’aumento dell’Iva. Secondo S&P, l’Italia rischia seriamente di non centrare i target di bilancio relativi all’anno fiscale 2013. Molto critico, però, il governo Letta nei confronti dell’agenzia di rating.

Secondo il premier S&P non avrebbe tenuto in considerazione i programmi di intervento nell’economia già pianificati. Letta ha comunque sottolineato che “la situazione rimane complessa” e che l’Italia resta un “vigilato speciale” sui mercati internazionali. Secondo S&P, il pil italiano evidenzierà un calo dell’1,9% nel 2013 (-1,8% secondo il Fondo Monetario Internazionale), dopo la flessione del 2,4% dello scorso anno.

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