Pil Italia Q3 2012 a -2,4% su base annua

by Redazione Commenta

E considerando che il corrente trimestre, l’ultimo del 2012, non è stato di certo entusiasmante per il nostro Paese, ne consegue che è lecito stimare un Pil 2012 con un calo complessivo pari ad almeno il 2%.

Nel terzo trimestre del 2012 il Pil italiano ha fatto registrare una contrazione del 2,4% su base annua, e dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. A rilevarlo è stato l’Istituto Nazionale di Statistica nel far presente come al termine dei primi nove mesi del 2012 la variazione di Pil già acquisita sia pari a -1,9%.

E considerando che il corrente trimestre, l’ultimo del 2012, non è stato di certo entusiasmante per il nostro Paese, ne consegue che è lecito stimare un Pil 2012 con un calo complessivo pari ad almeno il 2%.



TASSI MUTUO IN CADUTA LIBERA

L’Istituto nel trimestre rispetto al precedente ha rilevato un segno positivo solo per le esportazioni, mentre sono scesi in maniera diffusa e significativa tutti quelli che sono gli aggregati della domanda interna. Non a caso se il Pil 2012 non è crollato ancor di più in Italia è proprio e solo grazie alla ripresa delle esportazioni.

ECONOMIA ITALIANA TRA INFLAZIONE E PRESSIONE FISCALE

Intanto secondo la Federconsumatori i dati Istat sul Pil altro non sono che la fotografia e la cronaca di una tragedia annunciata e rappresentata dalla povertà che colpisce sempre più famiglie italiane. Questo perché i consumi in persistente contrazione sono la risultante dei rincari, della caduta dei redditi delle famiglie e di una severa perdita del potere d’acquisto dai tempi dell’introduzione dell’euro e fino ad oggi. Secondo l’Associazione dei Consumatori da questa situazione si esce solo rilanciando la domanda di mercato con misure urgenti ed incisive che comprendano anche la lotta agli sprechi ed all’evasione fiscale.

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