Unicredit aperta inchiesta scalata libica

by Redazione Commenta

La Libia potrebbe superare il limite statutario del 5%...

E’ stato aperto dalla Procura di Roma un fascicolo riguardante atti relativi all’operazione dell’agosto scorso, che ha portato gli investitori libici ad avere una quota in Unicredit del 7,58%.

L’obiettivo della Procura è quello di controllare come si è evoluta la vicenda, che in seguito ha portato anche alle dimissioni dell’allora amministratore delegato Alessandro Profumo.

Il procuratore aggiunto Nello Rossi ha già acquisito del materiale tra cui una relazione della Consob che include i risultati di un accertamento fatto l’estate scorsa, partito con l’invio di richieste dall’ambasciata italiana di Tripoli, alla Central Bank of Lybia e alla Lybian Investment Authority, che rispettivamente detengono circa il 5% ed il 2,60% del capitale dell’istituto di credito italiano, per verificare in effetti le loro quote.

La Libia, se dovesse diventare il primo azionista della banca di Piazza Cordusio, potrebbe superare il limite statutario del 5%, potendo farsi valere maggiormente nelle assemblee dei soci.

Comunque nel fascicolo del procuratore aggiunto per ora non sono presenti ipotesi di reato e indagati.

Intanto, l’amministratore delegato di piazza Cordusio, Federico Ghizzoni, ha parlato proprio ieri di un possibile ritorno alla crescita per Unicredit già nel corso del prossimo anno, in quanto è adesso il momento di guardare avanti con ottimismo.

Unicredit ha inoltre possibilità di espandersi in nazioni come Turchia e Repubblica Ceca nei prossimi mesi…

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