Enel lancerà bond ibrido da 2 miliardi entro l’estate 2013

by Redazione Commenta

L’amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, ha annunciato al termine dell’assemblea di Confindustria che il colosso elettrico italiano lancerà un bond ibrido da 2 miliardi di euro entro l’estate

Enel e Robin HoodL’amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, ha annunciato al termine dell’assemblea di Confindustria che il colosso elettrico italiano lancerà un bond ibrido da 2 miliardi di euro entro l’estate. Conti ha dichiarato che è in corso l’allestimento del team che dovrà occuparsi del road show per il lancio dell’emissione obbligazionaria. La società avrebbe già selezionato un pool di 20 banche per il collocamento del bond, mentre il road show dovrebbe iniziare tra un paio di settimane eprobabilmente tra il 3 e il 7 giugno.

L’emissione sarà suddivisa in due tranche: la prima in euro (per l’ammontare più consistente), la seconda in sterline. Il rendimento dovrebbe aggirarsi intorno al 6%. In base a quanto previsto dal piano industriale 2013-2017, Enel avrà la possibilità di emettere bond ibridi fino a un massimo di 5 miliardi di euro entro la fine del 2015, ma con dismissioni per 6 mliardi di euro in modo tale da mantenere invariato l’attuale credit rating.

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Secondo gli analisti finanziari di Intermonte, le agenzie di rating dovrebbe valutare il bond ibrido “per metà come debito e per metà come equity”. Il broker milanese ha confermato il giudizio sul titolo Enel a “neutral” con target price a 3,1 euro. A Piazza Affari ieri le azioni Enel hanno chiuso con un calo del 2,2% a 2,85 euro. Lo scorso 30 aprile i prezzi avevano toccato quota 3 euro, ma qui si è anche fermato il rally iniziato sul finire di marzo scorso.

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Tra i broker che non apprezzano questo collocamento troviamo Equita Sim, in quanto il costo del finanziamento dovrebbe essere molto più alto rispetto alle emissioni tradizionali. Il broker conferma il giudizio “hold” (tenere le azioni in portafoglio) e il target price a 2,95 euro. Secondo Equita Sim, la società avrebbe potuto collocare bond tradizionali in una finestra molto favorevole per il mercato obbligazionario spuntando un costo più basso anche di 200 basis point.

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