Nessun problema oggi per il Tesoro, nonostante la fine anticipata del Governo Monti, nel collocare i titoli di Stato a medio ed a lungo termine. Oggi, infatti, il Mef ha collocato agevolmente, peraltro con tassi in calo, i
Btp a tre anni per un controvalore di 3,49 miliardi di euro, quasi al massimo della forchetta prevista di 3,5 miliardi di euro, ed i
Btp con scadenza 2026 che hanno fatto registrare una domanda quasi doppia rispetto all’offerta.
Nessun effetto spread, quindi, sulle aste del Tesoro anche in virtù del differenziale Btp-Bund sulla curva a dieci anni che si è stabilizzato dopo le tensioni dei giorni scorsi. Tranquillizzanti sono anche le considerazioni dell’Agenzia Moody’s nel far presente come le attuali turbolenze a livello politico in Italia non abbiano impatto sul
rating sul debito del nostro Paese.