Finmeccanica emette bond a 5 anni con rendimento in calo

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Dopo anni di assenza Finmeccanica torna sul mercato primario dei capitali collocando un bond con scadenza a 5 anni. Il gruppo attivo nel settore della difesa ha raccolto 600 milioni di euro, a fronte di una richiesta da parte degli investitori istituzionali pari a 3,5 mliardi

Dopo anni di assenza Finmeccanica torna sul mercato primario dei capitali collocando un bond con scadenza a 5 anni. Il gruppo attivo nel settore della difesa ha raccolto 600 milioni di euro, a fronte di una richiesta da parte degli investitori istituzionali pari a 3,5 mliardi di euro. La forte domanda per i nuovi bond ha portato ad un ritocco al ribasso del rendimento a 365 punti base dai 380 inizialmeente preventivati. Ieri il titolo Finmeccanica ha chiuso la seuta di borsa con una perdita dello 0,97% a 3,86 euro.

La durata del nuovo bond è piuttosto insolita per il gruppo guidato dall’amministratore delegato Giuseppe Orsi, visto che di solito emette bond a più lunga scadenza al 2022 e al 2025. Secondo gli esperti del mercato obbligazionario, l’emissione di un bond quinquennale è dovuta al fatto che sul mercato c’’è grande richiesta per questo tratto della curva dei rendimenti sui corporate bond.

Finmeccanica ha un rating Baa3 per Moody’s e BBB- per Standard & Poor’s e Fitch. Non emetteva bond ormai dal 2009. A occuparsi dell’operazione sono stati Banca Imi, Unicredit, Jp Morgan e la banca francese Bnp Paribas. La nuova emissione obbligazionaria sembra molto generosa rispetto ai bond già emessi da Finmeccanica e attualmente in circolazione. Il bond scadenza 2022, ad esempio, quota oggi con un rendimento pari a 350 punti base sul tasso midswap.

Secondo gli analisti finanziari l’obiettivo dei vertici societari era quello di dimostrare al mercato di essere ancora capace di finanziarsi sul mercato, nonostante lo scandalo della corruzione, noto a livello internazionale, e il piano di dismissioni. Nei primi nove mesi dell’anno Finmeccanica ha chiuso il bilancio con un utile netto di 146 milioni di euro, che fanno da contraltare alla peerdita di 328 milioni dello stesso periodo del 2011. Secondo i broker la società potrà migliorare ancora nei prossimi mesi, grazie ai risultati successivi al piano di ristrutturazione.

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