Come investire in obbligazioni nel 2013 secondo Credem

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Il 2012 è stato un anno molto positivo per il mercato obbligazionario, che nella seconda parte ha premiato soprattutto i corporate bond e le obbligazioni ad alto rendimento a seguito della maggiore aggressività delle banche centrali mondiali

Obbligazioni
Il 2012 è stato un anno molto positivo per il mercato obbligazionario, che nella seconda parte ha premiato soprattutto i corporate bond e le obbligazioni ad alto rendimento a seguito della maggiore aggressività delle banche centrali mondiali, che hanno generato uno spostamento dell’interesse da asset poco rischiosi, come i bond governativi ad alto rating, ad asset più rischiosi con rating inferiori. Secondo Gabriele Minotti, coordinatore tesoreria e mercati finanziari di Credem, la tendenza evidenziata dai bond nel corso del 2012 saràancora in voga il prossimo anno.

L’esperto di Credito Emilano ritiene che “in tutto il mondo si stanno facendo sentire gli effetti dell’aggressività delle banche centrali. C’è una corsa a trovare la crescita schiacciando i tassi verso lo zero, livello a cui potrebbero restare per lungo tempo”. Secondo Minotti “in Europa assisteremo a una chiusura degli spread”, per cui l’ideale sarebbe posizionarsi sui Btp italiani e sui covered bond bancari garantiti da buoni asset.

â–º INVESTIRE IN OBBLIGAZIONI AMERICANE NEL 2013

L’esperto fa notare che l’investimento in titoli governativi italiani è molto più alla portata dei piccoli investitori rispetto a quello in covered bond bancari. Infatti, questi ultimi spesso presentano un taglio minimo dell’investimento pari a 50mila euro. L’esperto ritiene che la prima scelta per un privato debba essere quella dei bond governativi, in seconda battuta i bond bancari in quanto “sono soggetti sistemici e quindi godono di una rete di sicurezza”.

â–º RISCHI E OPPORTUNITA’ DAI BOND DI PAESI EMERGENTI

Minotti consiglia molta prudenza sui bond emessi da paesi emergenti, mentre per l’investimento in corporate bond bisogna capire se si è in grado di riuscire a portare il titolo fino alla naturale scadenza del contratto senza farsi prendere dall’ansia degli eventuali alti e bassi delle quotazioni. Per risparmiare su scadenze brevi, l’esperto consiglia di considerare l’ipotesi dei conti deposito vincolati.

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