Varo di NTV, treni privati italiani

by Redazione Commenta

Entro il 2015, secondo le dichiarazioni dei fondatori, NTV dovrebbe aver conquistato il 20% del mercato italiano..

Montezemolo

Con mille aspirazioni, ha visto finalmente la luce NTV, Nuovo Trasporto Viaggiatori, società interamente privata che tra pochi anni sarà pronta ad operare nel mercato italiano del trasporto ferroviario di persone in concorrenza con il tradizionale operatore nazionale.

La compagnia ha inaugurato la propria fase di sviluppo con tutti gli elementi del caso: le dichiarazioni di un Presidente carismatico (Luca Cordero di Montezemolo), gli auguri di molte personalità del mondo imprenditoriale (su tutte, quella del Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia) e alcuni annunci in grande stile (tanto che si è parlato di “rivoluzione” nel traffico ferroviario italiano).


Quel che è certo, è che la società NTV ha già trovato ampi consensi pure in sede parlamentare, visto che da più parti si è levato un plauso alla nuova iniziativa che potrebbe apportare una benefica concorrenza alle ferrovie italiane. Soprattutto perché le autorità amministrative, in questa vicenda, non hanno investito un euro.

La società è infatti completamente in mano a soggetti privati: le partecipazioni sono detenute per maggioranza assoluta da Luca Cordero di Montezemolo (che ricopre anche la carica di Presidente), da Diego della Valle e da Gianni Punzo; ma determinante è anche la presenza delle banche e delle assicurazioni, con Intesa SanPaolo che ha la titolarità del 21,4% e con Generali che si è accontentata del 16,1%.


Il lancio dei primi servizi è tuttavia rimandato al 2011, quando i primi treni partiranno sulle rotte previste (soprattutto da Milano a Roma, anche via Bologna e Firenze, e da Torino a Milano). Nel 2013 è invece previsto il punto di pareggio, e la comparsa dei primi utili. Entro il 2015, secondo le dichiarazioni dei fondatori, NTV dovrebbe aver conquistato il 20% del mercato italiano e si potrà viaggiare in treno anche grazie alla tariffa Amica.

Roberto Rais

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