Gli strumenti derivati ~ 2°parte

by Redazione Commenta

Quando un'impresa decide di ricorrere all'emissione di strumenti derivati, potrebbe porre in essere addirittura un'operazione a costo zero...

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Quando un’impresa decide di ricorrere all’emissione di strumenti derivati, potrebbe porre in essere addirittura un’operazione a costo zero, qualora chi sottoscrive tali strumenti non esercita su di essi alcun diritto.

In realtà, l’operazione ha comunque un costo, seppur a volte potrebbe apparire nascosto e non facilmente intuibile.

Proprio per questo motivo occorre stare molto attenti, infatti non sono pochi i casi di disastri finanziari derivanti da emissioni improprie. Tipici sono gli esempi di Enron, Orange County e LTCM.




Il prezzo di un titolo derivato è calcolabile attraverso una formula matematica e non è influenzato da futuri valori. Può tuttavia variare di molto se il titolo che si trova alla base del derivato è volative, come un’azione.

Black e Scholes, due economisti
, il primo statunitense, il secondo canadese, furono insigniti del Nobel per l’economia per aver determinato una formula matematica per il calcolo del prezzo dei derivati.

Il mercato italiano dove vengono scambiati e trattati i derivati è l’IDEM (Italian Derivative Market), mentre il primo in assoluto a trattare derivati fu il mercato CBOT, nel 1848.

Attualmente si calcola che il volume totale dei derivati in circolo in tutto il globo sia di 300 trilioni di dollari.

Gijno

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