Grecia, nuova riunione dell’Eurogruppo

by Redazione Commenta

Nuovi colloqui tra le parti per ripristinare la fiducia.

A seguito di 9 ore di trattative serrate è venuto a mancare un accordo su una dichiarazione comune, anche se è si evince che l’Eurogruppo stilerà una lista di riforme che la Grecia dovrà impegnarsi ad approvare in Parlamento all’inizio della prossima settimana per ripristinare la fiducia dei partner e permettere il negoziato per un terzo programma di aiuti.

Annullata la riunione a 28 dei Capi di Stato e di governo, si continuerà a discutere all’interno dell’Eurozona nell’Eurosummit delle 16

Quattro giorni dopo che l’Eurosummit convocato a ridosso della vittoria del “no” al referendum aveva dato un ultimatum ai greci, che tutti i passi successivi erano stati fatti in tempo e che l’ottimismo era tornato a prevalere sui mercati finanziari, oggi le posizioni più intransigenti di Germania e Finlandia e la cautela del presidente dell’Eurogruppo hanno raffreddato gli entusiasmi.

L’aggiornamento della riunione riflette il fatto che una parte dei Paesi euro non è convinta dalla lista di riforme presentata dal governo di Atene nei giorni scorsi e vuole maggiori garanzie sulla loro attuazione. Ecco perché si vorrebbe che la Grecia attuasse subito alcune “azioni prioritarie”, come la riforma dell’Iva, l’abolizione delle pensioni “baby”, le privatizzazioni. Durante la riunione è circolato un documento del governo tedesco, dal quale emergeva la richiesta di un fondo di garanzia da 50 miliardi; inoltre, la stampa tedesca ha pubblicato un altro documento in cui si ipotizza un’uscita della Grecia per cinque anni. Ma la posizione più dura appare quella del governo finlandese, che potrebbe cadere se decidesse di approvare il terzo piano di assistenza finanziaria della Grecia non avendo avuto mandato in questo senso dal proprio parlamento.

I colloqui tra i ministri delle Finanze dell’Eurooina su un nuovo salvataggio (il terzo dal 2010) della Grecia restano “molto difficili” ma “i lavori proseguono”, ha dichiarato il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem. Accanto a lui il finlandese Alexander Stubb, uno dei falchi su posizioni piu’ intransigenti, ha sostenuto che nella riunione (aggiornata e che riprende stamane alle 11) si sono registrati “alcuni buoni progressi” aggiungendo però che la Finlandia “non è in minoranza” all’interno dell’Eurogruppo.

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