Italcementi: la crisi in Egitto mette a rischio i margini

by Redazione Commenta

NETHERLANDS-EGYPT-UNREST-DEMOItalcementi rischia un taglio del 30% dell’ebitda. Lo scenario di profonda crisi e instabilità politica in Egitto, caratterizzato da una inquietante escalation di violenza, si sta infatti ripercuotendo sulla nota azienda italiana della famiglia Pesenti. Italcementi, attraverso la controllata Suez Cement, possiede in Egitto cinque cementerie dislocate a Suez, Kattameya, Tourah, Helwan, El Minya e il Paese nordafricano rappresenta circa il 20% del margine operativo lordo del gruppo.La delicata questione egiziana è già stata al centro di una controversia tra Italcementi e l’agenzia di rating Moody’s, che per prima ha deciso di tagliare  il rating della società bergamasca  (passato da Ba2 a Ba3) a seguito dei disordini scoppiati in Egitto. Da parte sua Italcementi ha commentato la mossa della società americana parlando di giudizio affrettato e prematuro. Proprio la crisi egiziana (soprattutto l’imprevedibilità della sue evoluzione)  e la significativa esposizione del gruppo Italcementi sul mercato egiziano, hanno portato ad una nuova bocciatura, questa volta da parte di Crédit Suisse. Gli analisti della banca svizzera  hanno infatti ridotto le previsioni sui margini di gruppo del 3% e del 5% rispettivamente, per il 2013 e il 2014 , e di circa il 30% quelle dell’ebitda egiziano  

L’istituto elvetico ha inoltre rivisto la raccomandazione sul titolo Italcementi, portandolo da “outperform” a “neutral”,  così come il target price, tagliato a 5,9 euro da 6,8 euro. “Dopo lo scoppio delle violenze in Egitto della scorsa settimana, pensiamo sia difficile escludere interruzioni della produzione a causa di una maggiore insicurezza”, rende noto la banca d’affari svizzera. Il titolo Italcementi  continua ad archiviare sedute negative a Piazza Affari, perdendo punti e lasciando sul terreno numeri consistenti.

Italcementi ha fatto sapere che ad oggi non sono state registrate significative interruzioni della produzione – solo una debole flessione della domanda peraltro tipica del periodo – ma, nella peggiore delle ipotesi,  i volumi nell’area potrebbero persino dimezzarsi. Gli analisti del Credit Suisse hanno tuttavia sottolineato che le turbolenze sono concentrate al Cairo, considerata la zona di maggior rischio,  lontano quindi dall’area in cui sorgono gli impianti del gruppo. In attesa di conoscere la decisione dell’Unione Europea sugli aiuti finanziari destinati all’Egitto (del valore di 5 miliardi di euro), per Italcementi sarà particolarmente importante il dato relativo ai risultati del terzo trimestre.

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