Nei giorni scorsi era stato il “Wall Street Journal†ad indicare come inevitabile il ricorso al Chapter 11 da parte di Kodak, e così in effetti è stato.
Trattasi di una scelta inevitabile dopo che la società non è riuscita a rastrellare capitali freschi attraverso la vendita dei propri brevetti; ora, sotto la protezione dai creditori, Eastman Kodak è chiamata ad una riorganizzazione difficile e tale sia da migliorare la propria posizione finanziaria, sia da dare nuovo slancio al proprio business dopo che il lungo percorso di transizione dal business della fotografia tradizionale a quello del digitale non ha sortito gli effetti sperati.
► EASTMAN KODAK SUL VIALE DEL TRAMONTO
Nei giorni scorsi era stato il “Wall Street Journal” ad indicare come inevitabile il ricorso al Chapter 11 da parte di Kodak, e così in effetti è stato dopo che tra l’altro le azioni della società a Wall Street sono scese sotto la soglia del dollaro per azione diventando in tutto e per tutto, come si dice nel gergo borsistico, delle penny stocks.
► RISCHI DEI CORPORATE BOND
Il ricorso alla procedura di protezione dai creditori è stato comunque già premiante per Eastman Kodak Co. visto che Citigroup sarebbe pronta a finanziare la riorganizzazione con 950 milioni di dollari, corrispondenti all’incirca a 740 milioni di euro. In questo modo l’attività di Kodak potrà continuare anche sotto il Chapter 11 potendo tra l’altro pagare regolarmente gli stipendi ai propri dipendenti.