Il differenziale fra Bund tedeschi e Btp italiani ha cominciato a discendere, giungendo a sfiorare i minimi da anni, invece in Francia lo spread sta schizzando verso l’altro. E questo angoscia i mercati.
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Secondo il commento di chief market strategist di Merrill Lynch, Johannes Jooste “Il paese che preoccupa veramente non è più l’Italia ma la Francia, a causa dei suoi grossi problemi strutturali. In particolare appare difficile da migliorare il mercato del lavoro e anche il rapporto tra Pil e debito è peggiorato sensibilmente rispetto a pochi anni fa, quando era quasi alla pari con la Germania, per cui i downgrade che la Francia ha subito sono giustificatiâ€.
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Jooste ha chiarito che “Anche il rendimento dei bond francesi a dieci anni, non riflette fedelmente la reale situazione del paese, soprattutto se si pensa che i BTp italiani sulla medesima scadenza pagano sensibilmente di più, attorno al 4%â€. Guardando alla situazione globale, la crescita economica, secondo gli analisti americani, migliorerà nel 2014 e sarà più uniforme fra le varie aree rispetto al 2013.
In teoria le economie avanzate, in particolar modo gli Stati Uniti, saranno avvantaggiate rispetto a quelle emergenti grazie al maggiore supporto che continueranno ad avere dalle rispettive banche centrali, e in Asia la Cina dovrebbe rimanere sulla cresta dell’onda: “La domanda dovrebbe spostarsi gradualmente verso i prodotti di consumo, dai beni di investimento ad alto utilizzo di materie prime. L’Europa, invece, rimarrà il fanalino di coda pur esibendo una crescita positiva dopo la recessione del 2013â€.