Stati Uniti: piano salva-finanza

bush al congresso per risolvere la crisi finanziaria

Dopo che, in primo appello, il piano salva-finanza voluto dal Presidente Bush e sottoposto alla Camera americana, era stato bocciato, facendo entrare nel panico gli investitori e facendo precipitare Wall Street, il Senato degli Stati Uniti, sollecitato proprio dal Presidente, tenterà un nuovo appello.

L’obiettivo è di far approvare il piano salva-finanza da 700 miliardi di dollari.

Nella giornata di lunedì la Camera aveva bocciato il piano con 228 voti a favore, contro 205 contrari. La conseguenza era stata il famoso lunedì nero, che aveva fatto andare in picchiata le borse di tutto il mondo, perdendo miliardi di dollari.

E ora si iniziano a dare le colpe dell’attuale situazione. C’è chi addita proprio il Presidente Bush, colpevole di aver messo in atto scelte fin troppo impopolari e di negare l’evidenza di una crisi in atto. C’è invece chi addita i vari manager, che “dovrebbero essere incriminati, non salvati”.


Il nuovo voto alla Camera è previsto non prima di giovedì 2 ottobre, al quale prenderanno voto anche i due candidati alla presidenza degli Stati Uniti.

Dall’altra parte dell’oceano Silvio Berlusconi si dice sereno della situazione, perchè l’Italia non è un paese di finanza, ma della manifattura. Per questo motivo siamo sicuri di avere alle spalle una base solida sulla quale poter proseguire.

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