Trading online e coronavirus: il legame che non ti aspetti

by Daniele Pace Commenta

Un approfondimento su un argomento particolarmente caldo in questo periodo

Ormai da diversi anni è possibile nel nostro Paese dedicarsi al trading online. Lo si può fare come compravendita di beni, ad esempio titoli azionari, attraverso i sistemi di home banking proposti da diversi istituti di credito operanti in Italia. Ma lo si può fare anche approfittando degli strumenti finanziari derivati, come ad esempio CFD o ETF, utilizzando apposite piattaforme di trading. Ormai sono vari anche i siti che propongono ai propri clienti il trading su mercati “particolari”, come ad esempio quello delle criptovalute.

Trading online
Trading online

Ebbene, proprio nel corso del 2020 il numero di italiani che si è dedicato a questo tipo di attività è aumentato in maniera sensibile. Lo dicono le statistiche pubblicate online, ma anche diverse news sulle migliori piattaforme trading italiane. Cerchiamo di capire perché proprio la pandemia correlata al virus Sars-Cov 2 ha spinto vari italiani a dedicarsi a questo tipo di attività.

Un vero e proprio boom durante i lock down

Effettivamente leggendo le statistiche riguardanti il trading nel 2020 appare chiaro che lo scorso anno abbia mostrato un vero e proprio boom, con numeri elevati di nuovi trader che si sono affacciati a questo tipo di opportunità. La principale motivazione di questo exploit può essere correlata proprio agli effetti del lock down: zero attività possibili e obbligo a restare in casa. In situazioni di questo genere la gran parte degli italiani si è trovata ad avere molto più tempo libero, da dedicare alle proprie passioni o a scoprire qualche nuova attività. Per molti la curiosità verso il trading è iniziata ben prima del 2020; solo che non sono riusciti a trovare il tempo per approfondire la questione. Durante il lock down però il tempo libero aggiuntivo è arrivato, c’è chi si è dedicato a preparare un orto perfetto e chi invece ha deciso di spendere un poco del proprio tempo dedicandolo agli approfondimenti sul trading online.

Un successo per internet in generale

Si deve poi anche valutare il fatto che tutto il mondo di Internet ha riscosso un grande successo durante il primo lock down, ma anche durante i seguenti. Alcune abitudini degli italiani sono cambiate in modo radicale, a partire dalla predilezione per gli e-commerce. Proprio come è avvenuto per il trading online, non è che prima del 2020 gli italiani non fossero interessati agli acquisti online. È vero però che molte nuove attività si sono affacciate alla rete e che varie persone che prima non lo facevano hanno cominciato a fare acquisti online. Non solo per quanto riguarda i prodotti già tradizionalmente molto venduti online, che per altro in alcuni casi hanno subito una battuta d’arresto – si pensi ad esempio ai biglietti aerei. Oggi online molti italiani fanno la spesa, ordinano frutta e verdura dal negozio all’angolo, prenotano un pasto con consegna a domicilio. E lo fanno in modo molto più intenso e frequente rispetto al passato. L’exploit è iniziato con i lock down: il suggerimento a restare in casa ha spinto molti commercianti ad attivare un sito internet, per poter comunque incontrare i propri clienti.

Perché il trading online

Se gli e-commerce si sono diffusi in modo ampio a causa della pandemia e del fatto che fosse difficile uscire di casa e recarsi nei negozi (alcuni dei quali chiusi), per quanto riguarda il trading online le motivazioni che hanno spinto molti italiani a usare le piattaforme di trading sono state altre. A partire, come abbiamo detto, dal maggior tempo libero a disposizione di molti. Durante il primo lock down molti italiani sono stati costretti a casa, in smart working o anche in cassa integrazione; inoltre ristoranti e molti negozi erano chiusi, così come si sono fermati il mondo dello spettacolo e del turismo, ma anche palestre, centri estetici e varie altre attività. Da un lato chi non opera in questi settori non ha potuto accedere ai loro servizi, cosa che ha portato ad avere molto tempo a disposizione, visto anche che era impossibile frequentare persone al di fuori della propria cerchia famigliare. Dall’altro lato chi non ha potuto aprire la propria attività si è trovato con tantissimo tempo libero. Anche per questo molti si sono potuti dedicare ad attività che prima rimandavano, dall’apprendere una nuova lingua fino al trading online.

Come cominciare a fare trading online

Si deve poi anche considerare quanto sia semplice cominciare un’attività di trading online. È infatti sufficiente attivare il proprio account sul sito di un broker; oppure si può richiedere il servizio di trading tramite l’home banking della banca di cui si è correntisti. Entrambe le attività non fanno perdere più di qualche minuto, al termine dei quali si può subito cominciare ad investire. Si perde invece del tempo per scegliere la piattaforma più adatta, per capire in quale mercato speculare o le diverse tecniche di trading online. Tutte informazioni che si possono comodamente trovare in rete, approfittando di guide e corsi di vario genere. Online sono disponibili anche corsi in stile webinar, durante i quali si possono fare domande al docente per chiedere chiarimenti. Una soluzione molto più amata da molti italiani, possibile anche durante i lock down, in quanto si tratta di corsi da remoto.

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