Goldman Sachs fa scendere Wall Street

Le accuse di frode per Goldman Sachs, arrivate da parte della Sec (Securities and Exchange Commission), la Consob a stelle e strisce, hanno spinto inevitabilmente i listini al ribasso, generando una situazione generale di cali.

Goldman Sachs, che è stata accusata di frode nell’ambito della gestione dei mutui subprime ha chiuso la seduta del venerdì in ribasso addirittura del 12,79%, ed anche gli altri titoli del comparto ne hanno risentito pesantemente.

Goldman Sachs accusata di frode dalla Sec

Goldman Sachs, una delle banche americane più grande e più famosa, uno dei migliori istituti di credito che ha resistito alla crisi finanziaria, viene accusata di frode dalla Security and Exchange Commission (la Consob americana), per aver creato e venduto prodotti collegati a mutui subprime, rilasciando informazioni inesatte e omettendo fatti chiave.

La banca, tramite un comunicato ufficiale rilasciato sul proprio sito internet, ha definito del tutto infondate queste accuse, contestandole e dichiarando che intende difendere la reputazione della società.

Rio Tinto accusata di spionaggio dalla Cina

estrazione mineraria

L’agenzia cinese per i segreti di Stato ha accusato il colosso minerario australiano Rio Tinto di aver effettuato un attività di spionaggio industriale ai danni della Cina per ben 6 anni, un’attività che è costata alla Cina una perdita che ammonta a circa 100 miliardi di dollari.

L’inizio della vicenda risale ai primi di luglio quando sono stati arrestati quattro dipendenti di Rio Tinto, tre di nazionalità cinese e uno australiano. L’arresto è seguito all’accusa di corruzione e di furto di alcuni segreti di stato, il tutto avvenuto nel corso di una negoziazione relativa ad alcuni contratti su minerali ferrosi.

UBS pronta a risarcire il fisco statunitense

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UBS si è sempre dichiarata innocente, respingendo l’accusa avanzata lo scorso Novembre dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti che aveva accusato la banca elvetica di aver aiutato, attraverso conti off-shore, circa 17.000 dei suoi clienti americani ad evadere il fisco, un evasione che ha creato alle casse statuinetensi un danno che si aggira intorno ai 300 milioni di dollari.

Nonostante abbia più volte ribadito al sua innocenza UBS pare sia pronta a risolvere la questione mediante il pagamento di un ingente somma di denaro, una mossa che non rappresenta affatto un’ammissione di colpa ma che UBS ha deciso soprattutto nell’interesse dei suoi clienti.