Mercegaglia espone le sue proposte per il Mezzogiorno

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Dopo la Banca del Sud proposta dal ministro dell’economia Giulio Tremonti anche il presidente di Confindustria Emma Mercegaglia ha esposto le sue idee sulla questione meridionale, avanzando proposte concrete per far si che il Sud del paese torni a crescere e non venga più qualificato come il fanalino di coda dell’Italia.

Per la crescita economica del Sud Emma Mercegaglia ha proposto “una cabina di regia” per evitare quello che è già accaduto troppo spesso negli anni passati, ovvero una continua dispersione dei fondi concessi a favore del Mezzogiorno. Oltre ad un maggior controllo, secondo il presidente di Confindustria, è anche necessario che gli aiuti alle imprese siano il più possibile automatici e che venga quindi eliminata quanto più possibile l’intermediazione politica e burocratica.

Mercegaglia parla del rifiuto dei Tremonti bond

Emma Marcegaglia

Nel corso di una conferenza stampa il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia su richiesta dei giornalisti ha espresso il suo parere sulla vicenda relativa ai Tremonti bond che alcune banche hanno deciso di non richiedere, scatenando così una critica nei loro confronti da parte del ministro dell’economia Giulio Tremonti che le ha accusate di non fare il loro mestiere e di stare preparando un’altra crisi.

Sulla questione Mercegaglia ha assunto toni più pacifici rispetto a quelli utilizzati da Tremonti ma tutto sommato il senso del discorso non cambia.

Dopo il “credit day” le banche non hanno più scuse

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Il presidente degli industriali Emma Marcegaglia ha affermato che con la firma del protocollo d’intesa tra il Tesoro e l’Abi sui Tremonti bond e l’aumento del finanziamento del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese le banche non hanno più scuse per non concedere prestiti.

Le dichiarazioni sono state rese da Emma Mercegaglia al termine del cosiddetto “credit liquidity day“, incontro in cui è anche stato stabilito che a partire dalla fine di Aprile la Cassa depositi e prestiti metterà a disposizione circa 5 miliardi del risparmio postale a favore delle piccole e medie imprese.