Eni scopre giacimento Havis nel Mare di Barents

A soli sette chilometri di distanza da una precedente scoperta, nel Mare di Barents, il colosso energetico italiano Eni S.p.A. ha reso noto in data odierna d’aver scoperto, a 1.750 metri circa di profondità, un nuovo giacimento.

Trattasi, nello specifico, del giacimento di Havis che, ad una distanza di circa 200 chilometri dalle coste norvegesi, rafforza la presenza di Eni S.p.A. in un Paese dove è presente dal lontano 1965. Nel dettaglio, attraverso le esplorazioni dal pozzo denominato “Havis 1NFW”, Eni ha scoperto, attraverso la licenza PL532, un giacimento di gas stimato tra i 4 ed i 6 miliardi di metri cubi unitamente ad olio recuperabile compreso tra i 190 ed i 315 milioni di barili.

Eni incrementa stime gas in Mozambico

Contrariamente a quanto era stato annunciato nei giorni scorsi, ed in particolare in data 20 ottobre del 2011, Eni S.p.A. in data odierna ha reso noto d’aver incrementato del 50% la scoperta di gas in Mozambico, ed in particolare presso il prospetto esplorativo denominato Mamba Sud 1.

Questo dopo che la società energetica quotata in Borsa a Piazza Affari, a seguito di specifiche e successive attività di esplorazione, ha rilevato a maggiori profondità un nuovo livello mineralizzato capace di offrire potenzialmente fino a 212,5 miliardi di metri cubi di gas.

L’Ucraina firma un nuovo accordo senza clausole

Stamane Gazprom ha reso noto che il suo direttore generale si recherà a Bruxelles per discutere i dettagli relativi alla ripresa delle forniture di gas provenienti dalla Russia e dirette in Europa attraverso l’Ucraina.

La decisione è stata presa questa mattina a Kiev, solo dopo che l’Ucraina ha accettato di firmare un nuovo accordo, senza alcuna condizione. La Russia, infatti, aveva dichiarato di non poter riattivare le esportazioni di gas poichè l’Ucraina aveva aggiunto, nel precedente accordo, delle clausole inaccettabili dalla Russia.