Due notizie poco incoraggianti affievoliscono il peso del titolo Eni a Piazza Affari. A Milano l’azione viene penalizzata dal calo delle quotazioni del greggio e dal taglio al giudizio sul merito di credito da parte dell’agenzia di rating Standard & Poor’s, che lo a ridotto per la prima volta da ‘A’ a ‘Bbb+’ con previsione stabile.

Durante lo scorso periodo estivo si era parlato molto della Saipem, del suo
Il consiglio di amministrazione Eni, lo scorso 19 settembre, aveva deciso che agli stessi azionisti del gruppo petrolifero sarà distribuito quello che è un acconto sulla cedola 2013 che ammonta ad euro 0,55 per ogni singola azione. Quest’ultimo dato, 0,55 per ogni singola azione, sta ad indicare un rialzo dello 0,01 euro rispetto al 0,54 euro di settembre 2012. Gli 0,54 euro erano stati pagati a maggio 2013 mentre la parte restante prevista per il 26 settembre. Nella giornata dello stacco dell’acconto sul dividendo, la peggior performance del Ftse Mib l’ha registra proprio Eni, infatti la società petrolifera cede ben due punti percentuali a 