I migliori fondi per investire durante la crisi

In un periodo di incertezza e di instabilità come quello attuale gli investitori sono alla ricerca di soluzioni che consentano di ridurre notevolmente i rischi, non solo investendo in beni rifugio o in valute rifugio ma anche andando ad individuare i gestori che sono riusciti ad ottenere rendimenti di tutto rispetto anche durante il periodo che ha seguito il salvataggio di Atene e che per molti aspetti risulta analogo a quello attuale.

Previsioni 2011 Bot e fondi comuni

Negli ultimi cinque anni coloro che hanno puntato buona parte del proprio portafoglio di investimenti sui Buoni del Tesoro a discapito dei fondi comuni hanno senza dubbio fatto la scelta migliore. Nel periodo compreso tra il 2005 e il 2009, infatti, nonostante i rendimenti abbiano subito un drastico calo, i Bot hanno fruttato ai loro investitori l’11,69% netto contro l’8,38% delle casse comuni italiane.

I Bot vincono anche in relazione alle spese complessive: in cinque anni per diecimila euro chi ha investito sui Bot ha speso il 2,30% mentre chi ha puntato ai fondi ha dovuto sborsare il 6,94%, più del doppio. Per non parlare di chi ha puntato sui Btp, visto che in questo caso le cose sono andate anche meglio: un guadagno del 13,80% per una spesa del 2,92%.

Raccolta fondi di investimento luglio 2010

Secondo le rilevazioni di Assogestioni, in Italia a luglio 2010 la raccolta dei fondi di investimento ha registrato una perdita pari a 1,9 miliardi. Si tratta, quindi, del terzo saldo negativo consecutivo, dopo la perdita di 1,2 miliardi registrata a maggio e quella di 3,5 miliardi registrata a giugno.

Il settore rimane comunque attivo, basti pensare che da inzio anno sono stati incassati 603 milioni, tuttavia il problema principale sembra essere la propensione dei consumatori a scegliere altri tipi di investimenti, anche se non bisogna trascurare il dato che vede una riduzione che ha riguardato più o meno tutte le forme di investimento.

Fondi di investimento americani vincono in Italia

Da un’indagine condotta da CorrierEconomia, che ha esaminato le performance a tre anni di numerosi fondi comuni e sicav estere autorizzate in Italia, gli Stati Uniti sono risultati essere i campioni incontrastati, seguiti nell’ordine da Svizzera, Italia, Francia, Regno Unito, Olanda, Germania, Svezia, Austria e Giappone.

Gli Stati Uniti, in particolare, hanno ben 18 case di investimento che operano in Italia, l’Italia 39, la Svizzera 15, il Regno Unito 13, la Francia 8, la Germania 6, l’Olanda 2, mentre il Giappone, l’Austria e la Svezia soltanto uno. Gli Stati Uniti, tuttavia, non vincono solo per numero di case di investimento attive in Italia ma anche per qualità di fondi.

Caratteristiche fondi Ucits III

Tra i fondi di ultima generazione occupano una posizione di rilievo i fondi Ucits III, ossia degli strumenti di investimento che presentano caratteristiche comuni ai fondi hedge, ossia le cosidette gestioni speculative.

Il loro punto di forza riguarda senza dubbio i rendimenti, basti pensare che il fondo Amundi Funds Volatily ha realizzato una performance del 50,29% in tre anni, così come pure il fondo Rivoli equity fund che in soli 36 mesi ha prodotto un risultato del 35,26%, senza contare che dall’inizio del 2010 questo tipo di fondi ha realizzato una performance dello 0,21%, apparentemente modesta ma che va considerata in un contesto che vede un calo del 15,9% dell’indice Ftse Mib e del 9% del DJEuroStoxx.

Crisi euro scatenata dai fondi americani?

A fine febbraio aveva fatto parecchio discutere l’indiscrezione pubblicata dal Wall Street Journal, secondo cui i dirigenti di alcuni tra i più importanti fondi di investimento americani si erano riuniti per una cena presso un noto ristorante di Manhattan, durante la quale si erano mostrati tutti concordi nel ritenere che la crisi greca avrebbe portato ad un progressivo declino della moneta unica europea.

Una convizione questa che oggi non è più oggetto di un’indiscrezione di stampa, bensì una questione concreta di cui si parla apertamente sia in televisione che sui giornali.

Raccolta fondi di investimento marzo 2010

A marzo 2010 la raccolta complessiva dei fondi di investimento nel solo territorio italiano è risultata essere pari a 1,861 miliardi di euro, un risultato positivo dopo il deflusso pari a 567 milioni registrato lo scorso febbraio.

Se si considera il primo trimestre dell’anno gli afflussi totali hanno raggiunto quota 1,547 miliardi mentre il patrimonio nel solo mese di marzo si è attestato a 444,428 miliardi, dai precedenti 433,867 miliardi di febbraio.

I migliori ETF del 2009

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Pochi giorni fa vi abbiamo presentato la lista dei 20 peggiori ETF del 2009, i famosi fondi comuni d’investimento, che ogni giorno vengono scambiati sulle borse mondiali.

Per dover di cronaca ci sembra giusto proporvi anche quelli che si sono dimostrati i 20 migliori ETF di quest’anno, anche se poi la classifica dovrà per forza essere aggiornata dopo dicembre.

Raccolta fondi pari a 1,6 miliardi di euro a settembre 2009

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Secondo i dati raccolti da Assogestioni nel corso del mese di settembre la raccolta del risparmio gestito in Italia è stata positiva per 1,6 miliardi di euro, comportando una crescita del patrimonio complessivo di 422,5 miliardi di euro.

Dall’indagine di Assogestioni, in particolare, emerge che la performarce migliore è stata quella dei prodotti obbligazionari che hanno registrato una raccolta di oltre 1,5 miliardi di euro e un patrimonio del 37,7% degli asset del settore, ossia pari a circa 160 miliardi di euro.