
Trattasi, nello specifico, dei Bot semestrali 28.03.2013, con scadenza a 181 giorni. Il tutto a fronte della scadenza il 28 settembre prossimo di Buoni Ordinari del Tesoro per un controvalore pari a 8.503,5 milioni di euro di euro.

Pochi minuti fa la Banca d’Italia ha comunicato che il Mministero dell’Economia e delle Finanze ha collocato Buoni Ordinari del Tesoro (BOT) per complessivi 12 miliardi di euro, come da programma. L’emisssione dei titoli di stato italiani a brevissimo periodo è avvenuta in una fase di mercato molto favorevole per le obbligazioni governative, grazie all’annuncio del piano anti-spread della Bce avvenuto sei giorni fa. Ora la situazione potrebbe migliorare ancora a seguito della decisione della Corte Costituzionale tedesca di dare il via libera alla creazione del fondo Esm.







L’indice azionario italiano FTSE MIB è tornato sopra quota 14.000 punti dopo i primi scambi in apertura di contrattazioni. L’indice di Piazza Affari ha toccato il livello più alto degli ultimi 20 giorni a 14.045 punti, per poi virare in territorio negativo con una perdita vicina al mezzo punto percentuale. Tra i migliori titoli del paniere principale ci sono ancora i bancari. In particolare il titolo Banca Mps sale del 2,2% circa in area 0,188 euro. Nella prima mezz’ora di contrattazioni il titolo peggiore è invece Azimut (-1,7%).
Stamattina c’era grande attesa per l’asta dei BOT a 6 mesi dopo il balzo dei mercati nella seduta di ieri, a seguito delle dichiarazioni di Mario Draghi che ha rassicurato gli investitori sul futuro dell’euro. Draghi ha ribadito che l’euro è irreversibile e che la BCE è pronta a intervenire con ogni mezzo per salvarlo. Inoltre, Draghi ha assicurato che nessun paese uscirà dall’euro. Ieri l’asta dei CTZ ha mostrato un leggero aumento del rendimento al 4,86% dal 4,712% del mese precedente.
E’ un “lunedì nero†per Piazza Affari. Dopo la sonora batosta di venerdì, quando lo spread Btp-Bund aveva raggiunto quota 500 e l’indice FTSE MIB era crollato del 4,4% circa, non si fermano le vendite sul sistema-Italia. Dopo circa tre ore di contrattazioni nel vecchio continente, l’indice azionario italiano FTSE MIB perde più del 5% a 12.400 punti, aggiornando così i minimi storici. Clamoroso tracollo del settore bancario italiano, guidato da Intesa SanPaolo che perde il 9% del proprio valore.