
Il prezzo del petrolio a New York non era su livelli simili da circa nove mesi, precisamente dallo scorso 10 maggio 2011.
Il prezzo del petrolio a New York non era su livelli simili da circa nove mesi, precisamente dallo scorso 10 maggio 2011.
Si tratta del valore minimo toccato dalle quotazioni del petrolio da quattro mesi a questa parte. A influire negativamente sono stati tutti i dati macroeconomici pubblicati ieri negli Usa, i quali hanno confermato che la ripresa sta rallentando.
Erano ben cinque mesi che non si registrava un calo di questa portata per il prezzo del petrolio in una sola seduta di borsa.
Il terremoto che ha colpito il Giappone ha tolto l’attenzione degli investitori dalla situazione in Libia, nel Medio Oriente e nell’Africa del nord.
Nel corso dell’intera ottava il prezzo del petrolio è cresciuto del 6,7%, e continua a crescere la preoccupazione degli investitori per la situazione nell’Africa del Nord e nel Medio Oriente.
Con questo grande guadagno in una sola seduta, il petrolio ha messo a segno il più grande rialzo da più di due mesi ad oggi, questo grazie soprattutto ai dati macroeconomici arrivati dalla Cina e dagli USA, molto positivi per l’oro nero.
In particolare il future sul Crude con scadenza gennaio ha chiuso la seduta in rialzo del 3,2% a quota 83,86 dollari al barile, potendo beneficiare delle buone notizie che sono arrivate per l’oro nero dal settore macroeconomico.
Il petrolio ha mostrato infatti una grande volatilità , senza riuscire però in alcun modo a fornire una chiaro e convinto movimento direzionale.