Acconto dividendo Eni esercizio 2012

Un acconto sul dividendo per l’esercizio 2012 pari a 0,54 euro per azione. Lo ha proposto il Consiglio di Amministrazione del colosso energetico Eni SpA in concomitanza con il rilascio dei dati semestrali al 30 giugno del 2012, caratterizzati in particolare da un utile netto a 3,84 miliardi di euro, ed un cash flow a 8,34 miliardi di euro, di cui ben 4,22 miliardi di euro solo nell’ultimo trimestre, il secondo del 2012.

A livello operativo, nel periodo gennaio-giugno del 2012 Eni ha riportato una produzione giornaliera di idrocarburi pari a 1,647 milioni di barili di olio equivalenti con un incremento anno su anno del 4,7%.

Eni annulla azioni proprie

Si è tenuta nella giornata di ieri, lunedì 16 luglio del 2012, l’Assemblea degli Azionisti di Eni S.p.A. che per l’occasione si è riunita in sede ordinaria e straordinaria. A darne notizia è stata proprio la società del cane a sei zampe nel precisare come l’Assemblea abbia approvato da un lato l’avvio del nuovo piano di buyback, e dall’altro l’annullamento delle azioni proprie.

Nel dettaglio, l’Assemblea ha dapprima eliminato sulle azioni Eni S.p.A. l’indicazione del valore nominale, precedentemente fissato in 1 euro ciascuna, e poi annullato, senza variazione del capitale sociale, numero 371.173.546 azioni proprie.

Eni rafforza leadership nella regione subsahariana

Eni a Piazza Affari ha reso noto in data odierna, lunedì 2 luglio del 2012, d’aver ulteriormente rafforzato la propria leadership nella regione subsahariana attraverso l’ingresso in Kenya, ed in particolare con l’acquisizione di tre blocchi esplorativi. Trattasi dei blocchi che, denominati L-23, L-21 e L-24, si trovano nelle acque profonde ed ultraprofonde del Bacino di Lamu che a sua volta è situato al largo delle coste del Kenya.

Per i tre blocchi, in accordo con un comunicato ufficiale emesso in data odierna dalla società del cane a sei zampe, la prima fase prevede un piano di prospezione geofisica a fronte di una superficie complessiva che si estende per ben 35 mila chilometri quadrati.

Eni rafforza crescita area Pacifico ed Estremo Oriente

Il colosso energetico quotato in Borsa a Piazza Affari Eni S.p.A. ha ulteriormente rafforzato le proprie strategie di espansione nei mercati che presentano ritmi di crescita mediamente più elevati, ovverosia quelli rappresentati dai Paesi dell’area Pacifico e dell’Estremo Oriente. In data odierna, lunedì 25 giugno del 2012, la società del cane a sei zampe ha non a caso annunciato d’aver acquisito, nell’off-shore vietnamita, due blocchi esplorativi.

Trattasi, nello specifico, dei blocchi esplorativi che, situati nel Golfo di Tonkin, si trovano nei bacini di Phu Khanh e di Song Hong a seguito della loro acquisizione da parte, rispettivamente, delle compagnie Neon Energy e KrisEnergy.

Target produzione Eni in Russia

Produrre in Russia, nell’anno 2019, una media di oltre 200 mila barili di olio equivalente. E’ questo il target che la società Eni, in forza al proprio piano quadriennale, si è prefissata dopo aver recentemente avviato nel Paese la produzione di idrocarburi per la prima volta nella storia della società del cane a sei zampe.

Trattasi, nello specifico, del giacimento Samburskoye che si trova nello Yamal-Nenets, un distretto autonomo della Federazione Russa. E proprio in tale distretto autonomo, in accordo con quanto reso noto in data odierna dalla società quotata in Borsa a Piazza Affari, saranno avviati progetti culturali e socio-economici in forza ad un MoU, ovverosia un Memorandum di intesa, siglato tra le parti.

Eni scopre nuovo pozzo di petrolio in Egitto

La seduta di ieri è stata molto positiva per il titolo Eni alla borsa di Milano. Le azioni del Cane a Sei Zampe sono salite del 2,48% a 15,72 euro, facendo così recuperare terreno al titolo che il giorno prima aveva accusato una perdita del 3,52%. A far salire le quotazioni di Eni a Piazza Affari è stata la notizia di una nuova scoperta petrolifera nel progetto esplorativo Emry Deep, situato nella concessione di Meleiha, nel deserto occidentale egiziano.